Salire e scendere le scale per almeno 3 minuti al giorno, o svolgere un’attività fisica ad intensità moderata, può abbassare le concentrazioni di glucosio e insulina, mentre almeno 10 minuti possono migliorare la sensibilità all’insulina. È quanto emerge dai risultati di uno studio pubblicato sulla rivista Nutrition, Metabolism and Cardiovascular Diseases.
I fattori associati allo sviluppo del diabete di tipo 2 includono iperglicemia postprandiale, iperinsulinemia e stress ossidativo. L’esercizio fisico è un efficace intervento non farmacologico alle risposte glicemiche e ossidative successive al pasto, poiché l’attività muscolare può aumentare l’assorbimento di glucosio nel sangue dalla circolazione sistemica, quindi le persone con e senza diabete possono utilizzare l’esercizio per ridurre i livelli ematici di glucosio postprandiali.
I ricercatori hanno reclutato 30 adulti sani (60% uomini, età media 26 anni) da ottobre 2016 ad agosto 2017 per partecipare a un test incrociato in un laboratorio di fisiologia dell’esercizio presso la San Diego State University. Alla prima visita è stato determinato il picco di capacità aerobica, mentre alla seconda è stato condotto un test basale di tolleranza al glucosio orale a riposo. Le tre visite successive includevano un test da carico orale di glucosio (OGTT) combinato con 1, 3 o 10 minuti di salita e discesa delle scale con intensità scelta dai partecipanti.
L’intensità autoselezionata ha portato mediamente a un ritmo di 90-110 passi al minuto. A inizio visita è stata somministrata una soluzione di destrosio da 75 g. La salita delle scale è iniziata dopo 18 minuti per un esercizio di 10 minuti di durate, dopo 25 minuti per un esercizio di 3 minuti e dopo 27 minuti per un esercizio di 1 minuto, in modo da consentire il prelievo del sangue a tutti i soggetti 30 minuti dopo l’assunzione della soluzione di destrosio. I livelli di glucosio, la capacità antiossidante dell’insulina e il lattato durante ciascuna delle tre modalità di esercizio sono poi stati confrontati con i valori basali.
Nel test post hoc, il picco glicemico era significativamente inferiore dopo 10 minuti di salita (delta –22,69, P<0,002) e 3 minuti di salita (delta –15,37, P<0,004) rispetto al basale, ma non è stato osservato alcun cambiamento con l’esercizio durato 1 solo minuto. Anche i livelli di insulina sono diminuiti in misura significativa dopo 10 minuti di salita (delta –6,11, P<0,001) e 3 minuti (delta –2,59, P<0,012) rispetto al basale, ma anche in questo caso non ci sono state differenze con l’esercizio da 1 minuto.
Salire le scale per 10 minuti è stato associato a un aumento della sensibilità all'insulina (delta 1,81, P<0,048), ma non sono stati osservati cambiamenti con l’esercizio durato 3 e 1 minuto. Nessuno dei tre esercizi è stato associato a cambiamenti nella capacità antiossidante o nel lattato.
Le limitazioni dello studio includevano la mancanza di punti temporali, l’uso di destrosio piuttosto che di un pasto misto e la popolazione arruolata, composta solo da giovani adulti sani. Per questo gli autori hanno spiegato che «studi futuri dovrebbero valutare le popolazioni che hanno una ridotta tolleranza al glucosio, insulino-resistenza o diabete conclamato, che dovrebbero ottenere un beneficio maggiore».