Uno studio pubblicato su Diabetes, Obesity & Metabolism mostra che i livelli di anticorpi contro SARS-CoV-2 dopo la seconda dose di vaccino sono comparabili nelle persone con diabete di tipo 1 e tipo 2 e nelle persone senza diabete, indipendentemente dal controllo glicemico. Al contrario, l’età e la funzione renale sono significativamente correlate con l’entità dei livelli anticorpali. “Nelle persone con diabete la risposta immunitaria alla vaccinazione contro COVID-19 rimane poco chiara, e non è noto se ci sia un impatto della glicemia sui livelli di anticorpi. Abbiamo studiato la sieroconversione dopo la prima e la seconda dose di vaccino in persone con diabete di tipo 1 e di tipo 2 in relazione al controllo glicemico prima della vaccinazione, e abbiamo analizzato la risposta rispetto a individui senza diabete” spiega Caren Sourij, della Medical University of Graz, Austria, primo nome dello studio.
I ricercatori hanno quantificato gli anticorpi proteici anti-spike da sette a 14 giorni dopo la prima e da 14 a 21 giorni dopo la seconda vaccinazione in persone con diabete di tipo 1 e tipo 2 e HbA1c inferiore o uguale a 7,5% (58 mmol/mol) o superiore a 7,5% (58 mmol/mol), e in controlli sani.
Lo studio ha coinvolto 86 controlli sani e 150 con diabete (75 con diabete di tipo 1 e 75 con diabete di tipo 2). Dopo la prima vaccinazione, solo il 52,7% delle persone nel gruppo con diabete di tipo 1 e il 48,0% di quelle nel gruppo con diabete di tipo 2 ha mostrato livelli di anticorpi al di sopra del cut-off per la positività. I livelli di anticorpi dopo la seconda vaccinazione erano simili nelle persone con diabete di tipo 1, diabete di tipo 2 e controlli sani se aggiustati per età, sesso e test multipli. L’età e la velocità di filtrazione glomerulare sono state significativamente associate alla risposta anticorpale.