Un elevato apporto di vitamina A, E e D aiuta gli adulti a ridurre i disturbi legati alla respirazione. Lo suggerisce uno studio osservazionale condotto da un gruppo di ricercatori britannici e pubblicato sulla rivista BMJ Nutrition Prevention & Health.
“La nutrizione gioca un ruolo critico nella prevenzione di un discreto numero di malattie infettive, mentre condizioni di malnutrizione contribuiscono all’incremento della morbi-mortalità associata a queste patologie – spiegano gli esperti -. Per quanto i meccanismi attraverso i quali la nutrizione influenza l’immunità siano complessi, è noto che uno stato nutrizionale ottimale contribuisce al mantenimento di efficienza del sistema immunitario”.
I ricercatori hanno analizzato le informazioni fornite da un campione di 6115 partecipanti adulti del Regno Unito che negli anni 2008-2016 avevano partecipato al National Diet and Nutrition Survey Rolling Programme (un’indagine a rotazione che raccoglie annualmente informazioni su tutti gli alimenti e le bevande consumati da circa 1000 persone in UK), completando tre o più giorni di diario di dieta.
I disturbi respiratori segnalati dai partecipanti, non diagnosticati da un medico, erano ampiamente definiti e comprendevano condizioni infettive e non come raffreddori, broncopneumopatia cronica ostruttiva e asma.
I ricercatori hanno esaminato inoltre l’assunzione dietetica (esposizione continua) e di integratori (esposizione binaria), tenendo conto di fattori potenzialmente influenti quali età, sesso, peso corporeo (IMC), fumo, reddito familiare e assunzione totale di energia.
In totale, sono stati registrati 33 casi di disturbi respiratori. Le persone colpite erano generalmente più anziane e meno propense ad assumere regolarmente integratori di vitamine A, E, C o D.
Non è stata riscontrata alcuna associazione ovvia tra IMC e assunzione di vitamine, o tra IMC e disturbi respiratori, così come non è stato possibile determinare alcuna associazione con gli integratori di vitamina C, poiché nessuno degli adulti con disturbi respiratori ha detto di averli assunti. Ciò nonostante l’assunzione di vitamina A ed E, sia dalla dieta sia dagli integratori, è stata associata a una minore prevalenza di disturbi respiratori.
Le principali fonti alimentari di vitamina A includono fegato, latte intero e formaggio, oltre a carote, verdure a foglia verde scuro e frutta di colore arancione. Le principali fonti dietetiche di vitamina E includono invece oli vegetali, noci e semi.
L’assunzione di vitamina D, da integratori e non dalla dieta, è stata associata a minori disturbi respiratori, aggiungendo evidenze al dibattito scientifico attuale sul suo.
I risultati “forniscono le basi per la conduzione di nuovi studi sul valore dell’assunzione vitaminica che vadano oltre l’assunzione alimentare di questi nutrienti e coprano aree geografiche più ampie e gruppi ad alto rischio, con particolare attenzione alle altre etnie“, concludono i ricercatori.