Consumare sette unità o più di alcol a settimana è associato ad un aumento dei livelli di ferro nel cervello. È quanto emerge da una ricerca pubblicata da PLOS Medicine, realizzata da un team guidato da Anya Topiwala, dell’Università di Oxford, secondo la quale l’accumulo di ferro nel cervello potrebbe essere collegabile ad Alzheimer e Parkinson in un possibile meccanismo di declino cognitivo alcool-correlato.
La ricerca ha preso in considerazione quasi 21mila inglesi tracciati dalla UK Biobank, che hanno riferito il consumo di alcol e sono stati sottoposti a scansione del cervello attraverso la risonanza magnetica. Circa settemila partecipanti, inoltre, si sono sottoposti a risonanza magnetica per valutare i livelli di ferro. L’età media dei partecipanti era di 55 anni e quasi la metà erano donne. Anche se il 2,7% si è definito “non bevitore”, l’assunzione media di alcool era di 18 unità per settimana, equivalenti a circa sette lattine e mezzo di birra o sei bicchieri grandi di vino.
Il team ha rilevato che il consumo di alcool oltre le sette unità per settimana era associato a livelli più elevati di ferro nel ganglio basale, una regione del cervello associata al controllo dei movimenti motori, alle procedure di apprendimento, ai movimenti oculari e alle emozioni.
E l’accumulo di ferro in alcune regioni del cervello indica un peggioramento della funzionalità cognitiva.