Consumare una trentina di grammi di arachidi al giorno o aggiungere circa un cucchiaio di erbe e spezie alla dieta. È questo il “segreto” per alterare positivamente la composizione dei batteri intestinali nel suo complesso secondo quanto osservato da due ricerche, la prima pubblicata su Clinical Nutrition, l’altra su The Journal of Nutrition.
Per lo studio sulle arachidi, pubblicato su Clinical Nutrition, il team ha confrontato gli effetti di 28 grammi di arachidi al giorno rispetto al consumo di uno snack a base di carboidrati, come i crackers. Dopo sei settimane, i partecipanti che avevano mangiato le arachidi mostravano un aumento dei livelli di Ruminococcaceae, un gruppo di batteri collegati a un metabolismo epatico in salute e a sana funzionalità immunitaria. Nello studio su erbe e spezie, invece, gli scienziati hanno osservato l’impatto dell’integrazione di un mix di erbe come cannella, zenzero, cumino, rosmarino, origano, basilico e timo, in una dieta controllata di persone a rischio cardiovascolare. Il team ha esaminato tre diverse dosi del mix. Al termine delle quattro settimane di studio, i partecipanti hanno mostrato un aumento della diversità dei batteri intestinali, tra i quali i Ruminococcaceae, soprattutto in corrispondenza di dosi medie ed elevate di erbe e spezie aggiunte alla dieta.
Considerato che il microbioma umano raccoglie trilioni di microrganismi che vivono nel tratto intestinale e che i batteri impattano sul metabolismo, oltre che sulla costruzione e il mantenimento del sistema immunitario, integrare nella propria dieta arachidi e spezie potrebbe contribuire a migliorare la salute del microbioma intestinale.