La fototerapia UV-B a banda stretta potrebbe essere un trattamento altamente efficace e di lunga durata contro la dermatite atopica. A riferirlo uno studio pubblicato su Dermatitis, che specifica però che i pazienti con coinvolgimento facciale e con livelli elevati di immunoglobuline E rispondono meno al trattamento, e che la durata della risposta sembra essere più breve nel caso in cui l’età sia inferiore ai 18 anni. “La fototerapia UV-B a banda stretta (NB) è nota come trattamento efficace e sicuro per la dermatite atopica. Tuttavia, mancano studi sui fattori prognostici per la risposta favorevole e la sua durata” spiega Yaron Ben Mordehai, della Sackler Faculty of Medicine, Tel Aviv University, Israele, primo nome dello studio.
I ricercatori hanno valutato l’efficacia della fototerapia UV-B a banda stretta per la dermatite atopica, in un’ampia coorte e in un contesto di vita reale, analizzando in maniera retrospettiva le cartelle cliniche di pazienti con dermatite atopica da moderata a grave trattati con fototerapia tra il 2000 e il 2017 e con un follow-up a lungo termine (≥3 anni) dopo il completamento della terapia.
Sono stati inclusi un totale di 390 pazienti; tra questi, il 55,4% ha risposto bene al trattamento. Il coinvolgimento del viso, la presenza di effetti avversi, il minor numero di trattamenti e livelli di immunoglobuline E prima del trattamento superiori a 4mila sono stati correlati a una risposta più scarsa. C’è stata una durata mediana complessiva della risposta di 12 mesi con un tasso di recidiva maggiore tra i pazienti di età inferiore ai 18 anni.