I vegetali delle crucifere, grazie all’attività antinfiammatoria e alla promozione dell’equilibrio del microbioma intestinale, sarebbero protettivi nei confronti dell’intestino, con benefici per le persone che soffrono di malattie infiammatorie intestinali. È quanto evidenzia uno studio pubblicato sul Journal of Nutritional Biochemistry. In particolare, lo studio ha rivalutato il ruolo di sulforafani da vegetali delle crucifere nel prevenire IBD (Malattie Infiammatorie Intestinali), evidenziando che una dieta ricca in verdure crucifere ridurrebbe l’infiammazione, con i metaboliti attivi derivanti dai composti contenuti nei broccoli che migliorerebbero colite ulcerosa e malattia di Crohn. Un’elevata assunzione di vegetali delle crucifere, inoltre, è stata correlata ad una riduzione dei livelli sierici di citochine pro-infiammatorie, come IL-1b, TNFa e IL-6, e ha anche promosso l’inibizione di NfkB.
I vegetali delle crucifere contengono glucosinolati i quali possono essere metabolizzati in diversi composti come gli isotiocianati, cui appartiene anche il sulforafano, metaboliti bioattivi con attività antiinfiammatoria. Inoltre, una dieta che conta il consumo di broccoli ha mostrato, in esperimenti in vitro e su animali da laboratorio, di migliorare i markers del metabolismo lipidico, bilanciare il microbioma intestinale e ridurre i triacilgliceroli. Infine, il consumo di questi vegetali arricchiti con sulforafani ridurrebbe i batteri Desulfovibrionaceae e Mucispirillum schaedleri, associati ad attività pro-infiammatoria nel tratto gastrointestinale.