Secondo il sistema nazionale di sorveglianza epidemiologica e virologica dell’influenza in Italia si è registrato un aumento nell’incidenza dell’influenza, una malattia respiratoria virale scatenata da virus contagiosi che ogni anno colpisce circa un miliardo di persone nel mondo e può presentarsi con diverse forme di gravità. I sintomi principali includono febbre, tosse, brividi, affaticamento, ma anche dolori articoli, mal di testa o mal di gola e perdita dell’appetito.
Caratteristica dell’influenza è che può essere trasmessa per via aerea, attraverso le gocce che si diffondono quando si tossisce, si starnutisce o si parla, ma anche attraverso il contatto diretto con persone infette e l’uso di utensili e oggetti infetti.
Come prevenirla? La regola numero uno per proteggersi è quella di lavarsi accuratamente le mani, utilizzare la mascherina in caso di tosse o raffreddore, non condividere posate e indumenti e rimanere isolati nel caso di sintomi sopracitati. Resta consigliata a tutti, specie ai soggetti a rischio (diabetici, persone con patologie immunitarie, cardiovascolari, respiratorie o neoplasie), la vaccinazione antinfluenzale in quanto, secondo le indicazioni del Ministero della Salute, costituisce la più efficace strategia di prevenzione dell’influenza.
Per la cura invece, in caso di febbre, si consiglia un semplice antipiretico. Se la sintomatologia supera i 6/7 giorni negli adulti o una decina di giorni nei bambini è bene rivolgersi al proprio medico curante che può valutare una terapia di supporto con farmaci da banco. Attenzione però a non ricorrere all’antibiotico per curare un raffreddore di origine virale: la terapia antibiotica va somministrata solo nel caso in cui subentri una sovrainfezione batterica. In linea generale, per lenire questi disturbi può essere utile ricorrere a lavaggi nasali per decongestionare la mucosa.