I body builder sono stati i primi ad utilizzare gli integratori alimentari. Lo scopo era quello di aumentare vistosamente le strutture muscolari, tramite aminoacidi (Arginina, Taurina e Carnitina), proteine, vitamine e tanti altri prodotti ipernutrienti. Questi supplementi svolgono spesso una funzione dopante, che migliorano le prestazioni atletiche.
Oggi giorno, anche le persone che non praticano sport, utilizzano gli integratori. Questo è preoccupante dal punto di vista della salute, dato che per la somministrazione di questi super nutrienti non c’è l’obbligo della prescrizione medica.
Quali danni possono procurare alla salute?
Con una alimentazione sana e corretta l’organismo non necessita di supplementi a meno che vi siano motivi particolari.
Un surplus di integratori non aiuta, ma può anche recare problemi.
Alcune vitamine potrebbero non essere assorbite adeguatamente, perché spesso sono assunte sotto forma di preparati sintetici e non facilmente metabolizzabili. Inoltre, i composti sono spesso antagonisti ed entrano in conflitto tra di loro: in pratica, uno neutralizza l’assorbimento dell’altro.
È il caso della papaya, un potente antiossidante che se non è fermentata – come sostiene il premio nobel LucMontagner – sarebbe inutile all’organismo.
La melatonina, assunta in modo sintetico, è scarsamente assorbibile. Si tratta di un ormone naturale, precursore della serotonina, che viene prodotto di notte dalla ghiandola pineale con la funzione di regolarizzare il ritmo circadiano del sonno. La melatonina sintetica, per poter essere assorbita meglio, dovrebbe essere integrata con aminoacidi, quali lisina e luteina.
La maggior parte degli antiossidanti si assorbono meglio se accompagnati dalla vitamina C. Alcune vitamine assunte in eccesso possono creare danni:
La vitamina A rischia di accumularsi nel fegato e intossicare l’organismo; la vitamina E potrebbe avere effetti negativi sulle piastrine del sangue.
Troppe proteine, insieme agli aminoacidi, potrebbero intossicare i reni, il fegato e scatenare malattie latenti, per esempio autoimmuni.
Sarebbe meglio che gli integratori fossero prescritti dal medico, meglio se un nutrizionista o un medico specializzato in Medicina Interna.
Per non sottovalutare il rischio di dipendenza.
“Da un punto di vista clinico – secondo lo psicoanalista di Bologna Roberto Pani – osserviamo la patologia dei body-dysmorfic disorders, un’ossessione un po’ delirante, che interessa alcuni giovani body-builders, maschi ossessivi e compulsivi. Queste persone rappresentano gli equivalenti opposti delle anoressiche nervose. Mentre le persone anoressiche si vedono più grasse del reale, i culturisti patologici si vedono non sufficientemente muscolosi e cosìdiventano deboli e angosciati”.
Questi integratori, proprio perché fanno bene, vengono assunti in eccesso, fino a diventarne dipendenti. Paradossalmente finiscono per annullare il loro effetto benefico. Per questo motivo è consigliabile che siano prescrittidal medico proprio per evitare che si trasformi in un abuso.
E invece molti diventano dipendenti.
“Il motivo della dipendenza consiste nel suo potere suggestivo: tutto ciò che è chimico e che produce un effetto “spettacolare” – prosegue lo psicoanalista – conferisce un potere alla medicina dalla quale alcuni soggetti finiscono per diventare dipendenti. Se invece si è seguiti da un medico, che si assume la responsabilità di somministrare il farmaco, il rischio di dipendenza si azzera.
L’abuso degli integratori è in aumento proprio perché produce l’illusione che esista la magia della medicina:l’integratore possiede un potere taumaturgico che offra un vantaggio in più rispetto a ciò che la natura ci ha dato”.
Comunque, non si può negare che alcuni antiossidanti, tratti da frutti mediterranei e tropicali, possono offrire una risorsa contro i radicali liberi che degenerano le cellule. Ci sono studi scientifici in merito.