La ricerca ha analizzato un ampio campione di pazienti, confrontando l’incidenza di eventi cardiovascolari tra individui con e senza diagnosi di malattie autoimmuni. I risultati hanno mostrato che i pazienti affetti da patologie autoimmuni, come la psoriasi, l’artrite reumatoide e il lupus eritematoso sistemico, presentano un rischio sostanzialmente più elevato (tra 1,4 e 3,6 volte a seconda della specifica condizione autoimmune) di sviluppare malattie cardiovascolari rispetto alle persone senza una malattia autoimmune.
Questo aumento del rischio è stato attribuito a processi infiammatori cronici tipici delle malattie autoimmuni, che possono accelerare l’aterosclerosi e compromettere la salute vascolare. Gli autori dello studio sottolineano l’importanza di un monitoraggio cardiovascolare più rigoroso per i pazienti con malattie autoimmuni. Interventi precoci, come modifiche dello stile di vita e terapie farmacologiche mirate, potrebbero contribuire a ridurre il rischio di eventi cardiovascolari in questa popolazione.
Inoltre, la ricerca suggerisce la necessità di ulteriori studi per comprendere meglio i meccanismi alla base di questa associazione e sviluppare strategie preventive efficaci. Questo studio rappresenta un passo significativo nella comprensione della connessione tra sistema immunitario e salute cardiovascolare, evidenziando l’importanza di un approccio integrato nella gestione dei pazienti con malattie autoimmuni.