L’uovo è considerato tradizionalmente acerrimo nemico di chi tende ad avere il colesteroloalto. Poiché oggi si tende a sottolineare sempre con più forza il ruolo dell’alimentazione non solo come mezzo per soddisfare la fame e per fornire i nutrienti indispensabili alla vita, ma anche come strumento di prevenzione di alcune patologie, conoscere ciò che consumiamo e gli effetti che i componenti del cibo esplicano nell’organismo è argomento molto interessante e di notevole importanza.
Le uova rappresentano una fonte di proteine di eccellente qualità nutrizionale e facilmente digeribili; contengono inoltre una buona quantità di fosforo, zinco e selenio, vitamina B12 (dunque possono essere particolarmente utili per chi non consuma carne e pesce), vitamine A e D, il cui contenuto tuttavia può variare in funzione dell’alimentazione delle galline, della loro età e di fattori ambientali.
Le uova costituiscono una delle poche fonti alimentari di colina, importante per molte funzioni fisiologiche, come la sintesi di fosfolipidi delle membrane cellulari e il metabolismo di neurotrasmettitori colinergici; è inoltre essenziale per garantire un normale sviluppo del cervello, dunque cruciale in gravidanza. Il tuorlo contiene anche luteina e zeaxantina, due importanti molecole antiossidanti.
Nonostante la presenza di tutti questi elementi nutritivi, da sempre si consiglia di moderare il consumo di uova per il contenuto in colesterolo: un uovo medio dal peso di 50 g apporta circa 186 mg di colesterolo, una quantità non indifferente considerando che l’assunzione totale giornaliera non dovrebbe superare i 300 mg. Tuttavia, i pareri in merito al consumo di uova sono discordanti: alcuni studi affermano che il colesterolo assunto con le uova rappresenta un fattore di rischio cardiometabolico (ma si fa riferimento al consumo di più di un uovo al giorno), mentre altre recenti ricerche scientifiche suggeriscono che il colesterolo alimentare derivato dal consumo di al massimo un uovo al giorno determini in realtà un rialzo molto modesto del livello di colesterolo nel sangue e non sia associato a particolari rischi per la popolazione generale: solo il 20% del colesterolo ematico deriva infatti da ciò che mangiamo.
Quindi, come comportarsi? Le linee guida italiane per una sana e corretta alimentazione ritengono che per i soggetti sani il consumo di quattro uova a settimana sia accettabile e sicuro; tuttavia, considerato che è facile trovare l’uovo come ingrediente di moltissimi cibi che consumiamo abitualmente, come biscotti, pasta all’uovo, piatti pronti e dolci, è auspicabile non consumarne più di due-tre a settimana come pietanza per non correre il rischio di eccedere nella quantità.