Un significativo passo avanti nella gestione di questa patologia è stato compiuto con la pubblicazione dello studio IMPACT (InforMing the PAthway of COPD Treatment) sul New England Journal of Medicine il 18 aprile 2018.
Lo studio ha coinvolto 10.355 pazienti affetti da BPCO sintomatica con una storia di esacerbazioni, confrontando l’efficacia di tre regimi terapeutici:
- Triplice terapia: fluticasone furoato (corticosteroide inalatorio – ICS), umeclidinio (antagonista muscarinico a lunga durata d’azione – LAMA) e vilanterolo (beta-agonista a lunga durata d’azione – LABA).
- Doppia terapia ICS/LABA: fluticasone furoato e vilanterolo.
- Doppia terapia LAMA/LABA: umeclidinio e vilanterolo.
I risultati hanno evidenziato che la triplice terapia ha ridotto significativamente il tasso annuale di esacerbazioni moderate e gravi rispetto alle doppie terapie. In particolare, si è osservata una riduzione del 15% rispetto alla combinazione ICS/LABA e del 25% rispetto alla combinazione LAMA/LABA.
Oltre alla diminuzione delle esacerbazioni, i pazienti in triplice terapia hanno mostrato:
- Miglioramento della funzionalità polmonare, con un incremento significativo del volume espiratorio forzato nel primo secondo (FEV1).
- Miglioramento della qualità della vita, valutato attraverso il punteggio del St. George’s Respiratory Questionnaire (SGRQ).
Tuttavia, è stato riscontrato un aumento dell’incidenza di polmonite nei pazienti trattati con regimi contenenti corticosteroidi inalatori, sottolineando la necessità di una valutazione attenta dei rischi e benefici nella scelta terapeutica.
Lo studio IMPACT rappresenta una pietra miliare nella gestione della BPCO, fornendo evidenze a supporto dell’uso della triplice terapia in pazienti con esacerbazioni frequenti. Questi risultati influenzeranno le future linee guida cliniche, offrendo nuove prospettive per il miglioramento della qualità di vita dei pazienti affetti da BPCO.