Si chiama DBLG1 System ed è il nuovo sistema ibrido ad ansa chiusa per la somministrazione automatica di insulina (AID) di medici e persone con diabete di tipo 1. Grazie all’integrazione del microinfusore Accu-Chek Insight, del sistema di monitoraggio continuo del glucosio Dexcom G6 e dall’algoritmo DBLG1 inserito in un dispositivo portatile, permette di agevolare significativamente la gestione del diabete, migliorando i risultati clinici.
Il diabete necessita di un monitoraggio costante e di continue attenzioni terapeutiche. La difficile gestione di questa malattia e, in particolare, della terapia insulinica, fa sì che oltre 7 persone su 10 con diabete di tipo 1 non raggiungano un buon controllo glicemico.
“I sistemi ibridi ad ansa chiusa segnano un importante passo avanti nell’evoluzione verso il pancreas artificiale, permettendo l’erogazione automatica di insulina giorno e notte, in risposta ai valori glicemici riscontrati dal sensore, con la richiesta di intervento del paziente solo al momento del pasto, quando deve inserire la quantità di carboidrati assunti. – spiega Paola Ponzani, Dirigente Medico Responsabile della SSD Diabetologia e Malattie Metaboliche ASL 4 Chiavarese (GE) – Da un punto di vista clinico, questi sistemi, basati sull’utilizzo di algoritmi di intelligenza artificiale, permettono di mantenere il paziente più a lungo all’interno del range glicemico considerato a target, ossia tra 70 e 180 mg/dl, di ridurre la variabilità glicemica e, soprattutto, le ipoglicemie. Per una persona con diabete questo vuol dire un miglioramento del proprio benessere e della qualità di vita, sia per il minor rischio di ipoglicemia sia per una riduzione del peso che comporta la gestione della propria malattia, ma nel lungo termine implica anche una riduzione del rischio di complicanze grazie al miglior compenso metabolico”.
Il sistema, oltre ad essere personalizzabile attraverso parametri individuati insieme al medico, permette di trasmettere e memorizzare le misurazioni effettuate sulla piattaforma web YourLoops, dove è possibile visualizzare i dati, ottimizzando così i tempi di visita e la gestione del paziente da remoto.
“Grazie ai tre elementi che compongono DBLG1 System, l’insulina viene erogata automaticamente attraverso il microinfusore sulla base delle elaborazioni fatte in tempo reale dall’algoritmo che riceve le misurazioni glicemiche dal sensore e sulla base dei dati inseriti dal paziente. L’algoritmo DBLG1 calcola la quantità corretta di insulina da erogare, regola la velocità dell’insulina basale o somministra un bolo di correzione automatico quando necessario – spiega Serena Ferrari, Marketing Director Roche Diabetes Care Italy. Inoltre, l’algoritmo è dotato di un sistema di machine learning, ovvero che impara dagli eventi che ricorrono ad esempio in concomitanza dei pasti e dell’attività fisica e gli permette di prevedere l’andamento glicemico suggerendo le dovute correzioni di insulina”.
“Gli studi clinici sul DBLG1 – conclude Ponzani – hanno mostrato risultati molto promettenti. In particolare, si è osservato un aumento del 10%, che equivale a circa 2 ore al giorno, del tempo trascorso dal paziente nel range target e una riduzione del 2% del tempo trascorso in ipoglicemia, ossia 30 minuti in meno al giorno”. Aumentando il tempo che una persona con diabete rimane nel range glicemico corretto, il sistema promette un significativo miglioramento della qualità di vita.