Le opzioni di trattamento per l’artrite reumatoide si sono spesso basate su prove ed errori. Ora alcuni ricercatori stanno esplorando l’uso di intelligenza artificiale (Ai) e farmacogenomica per prevedere come i pazienti risponderanno ai trattamenti e personalizzare la cura.
Lo studio si è concentrato sulla previsione della risposta al metotrexato (MTX), uno dei farmaci più comuni per l’artrite reumatoide. Eppure, ancora oggi molti pazienti non traggono il massimo beneficio dal trattamento con questo farmaco in ragione di un controllo non soddisfacente dell’attività di malattia o del riscontro di effetti collaterali a seguito del suo impiego.
Applicando i dati dei pazienti che includevano informazioni genomiche, cliniche e demografiche, i ricercatori hanno usato l’Ai per determinare una risposta iniziale al metotrexato in pazienti con artrite reumatoide allo stadio iniziale.
Prevedendo una risposta al metotrexato, i ricercatori hanno identificato quali pazienti hanno maggiori probabilità di beneficiare di questo farmaco nei primi tre mesi di trattamento.
Predire precocemente la risposta a MTX potrebbe rivelarsi utile per impostare un’accurata titolazione della posologia del farmaco al fine di migliorare il controllo dell’AR, senza però andare incontro al rischio di effetti collaterali da trattamento nei pazienti con AR all’esordio.
Risultati promettenti che però necessitano di ulteriori ricerche per capire come essere utilizzati nella pratica. Per gli autori del lavoro infatti, prevedere una risposta ai farmaci per l’artrite reumatoide può essere impegnativo, ma questo approccio potrebbe essere sviluppato nel trattamento della malattia.