Sapevi che ascoltare il canto degli uccelli aiuta a ridurre l’ansia e la paranoia, mentre il rumore del traffico è correlato a un maggior rischio di depressione nelle persone sane? A suggerirlo una ricerca pubblicata dalla rivista Scientific Reports, condotto per valutare le differenti influenze di questi due suoni su umore, paranoia e funzionamento cognitivo.
Per lo studio i ricercatori hanno effettuato un esperimento randomizzato su 295 partecipanti ai quali è stato chiesto prima di sentire per 6 minuti clip audio con il tipico rumore del traffico o del canto degli uccelli, poi di compilare questionari per la valutazione della salute mentale, insieme ad alcuni test cognitivi. “Questi ci consentono di identificare le tendenze delle persone senza che esse abbiano una diagnosi di depressione, ansia e paranoia e di indagare l’effetto di tali suoni”, afferma il primo autore Emil Stobbe, del Max Planck Institute for Human Development.
Dai risultati dello studio è emerso che l’ascolto del canto degli uccelli ha ridotto l’ansia e la paranoia nei partecipanti sani, e non ha avuto alcun impatto sugli stati depressivi, mentre il suono del traffico ha peggiorato gli stati depressivi, soprattutto quando il clip audio includeva diversi tipi di rumori. Né uno ne l’altro hanno invece influenzato le prestazioni cognitive. Secondo i ricercatori, la spiegazione di questi effetti è dovuta al fatto che il primo suono sembra indicare un ambiente naturale intatto e di conseguenza distoglie l’attenzione dai fattori di stress che diversamente potrebbero segnalare una minaccia.
Nel loro insieme, i risultati suggeriscono interessanti strade per ulteriori ricerche e applicazioni, come la manipolazione attiva del rumore di fondo in diverse situazioni, oppure la sua influenza sui pazienti con disturbi d’ansia o paranoia diagnosticati.