La sospensione dei farmaci antireumatici nei bambini affetti da artrite idiopatica giovanile (Jia) aumenta il rischio di uveite. Ad affermarlo sono i dati condivisi da un gruppo di ricercatori al congresso Eular 2021.
La malattia infiammatoria immuno-mediata a carico dell’uvea, membrana interposta tra la sclera e le retina e composta in massima parte da vasi sanguigni, se non curata adeguatamente può provocare danni importanti all’occhio fino alla perdita della vista e in alcuni rari casi la cecità.
Le cause dell’infiammazione sono molteplici, ma le più frequenti sono malattie autoimmuni quali l’artrite idiopatica giovanile, il morbo di Behcet e le malattie infiammatorie croniche intestinali.
Acuta sensibilità all’occhio, intolleranza alla luce, visione offuscata e forte arrossamento sono i campanelli d’allarme dell’uveite, diagnosticabile con una visita oculistica completa.
Obiettivo dello studio è stato analizzare il rischio di eventi di uveite dopo la sospensione dei farmaci antireumatici modificanti la malattia (Dmard) nei bambini con una delle due categorie di Jia: oligoartrite estesa e poliartrite negativa al fattore reumatoide (Rf).
La ricerca ha incluso un totale di 2.041 bambini, di cui circa la metà sono stati arruolati quando hanno iniziato a prendere etanercept e 635 quando hanno iniziato la monoterapia con metotrexato o adalimumab. È stata riportata una storia di uveite nell’11,7% dei bambini all’arruolamento.
I bambini con uveite avevano un’età inferiore all’inizio della Jia rispetto ai pazienti senza uveite. Sono stati riportati 142 eventi ricorrenti di uveite in 93 bambini e per 27 di questi si trattava di un’uveite incidente riportata durante il follow-up, con 19 riacutizzazioni di uveite riportate per i pazienti dopo i 18 anni.
Gli eventi di uveite sono stati riportati significativamente più spesso nei primi 24 mesi dopo la sospensione del metotrexato e nei primi 3 mesi dopo la sospensione del Dmard biologico (adalimumab ed etanercept). I bambini con una dose di ametotrexato di 10 mg/m² o inferiore all’ultima assunzione avevano una maggiore probabilità di eventi di uveite. Nel complesso, più lungo era il tempo trascorso dalla sospensione del Dmard, minore era il numero di eventi di uveite.
Lo studio prospettico è stato il primo ad esaminare il rischio di uveite dopo la sospensione del Dmard. I risultati mostrano che le ricadute di uveite sono comuni. I pazienti che interrompono la terapia Dmard sono ad alto rischio di uveite nei primi 3-24 mesi dopo la sospensione. Per gli autori del lavoro reumatologi e oftalmologi dovrebbero essere consapevoli di questo rischio, che dovrebbe portare ad uno screening regolare dell’uveite dopo la sospensione del Dmard.