Un nuovo composto sperimentale derivato da foglie di spinaci potrebbe essere un’opzione terapeutica per trattare ladermatite atopica (DA). È quanto emerge da uno studio pubblicato sul Journal of Drugs in Dermatology, che ne rivelaun profilo di sicurezza e tollerabilità interessante. “La dermatite atopica è un disturbo cutaneo comune, per il quale rimane un bisogno insoddisfatto di farmacoterapie topiche che siano sicure ed efficaci. – afferma Charles Lynde, di Lynde Dermatology, e della University of Toronto, Canada, autore principale dello studio – Abbiamo valutato la crema PUR 0110, un nuovo complesso sperimentale derivato da foglie di spinaci organici che contiene segmenti di membrana tilacoide di varie lunghezze concentrati e stabilizzati in una forma solida”.
Lo studio, condotto in 13 centri in Canada tra novembre 2018 e giugno 2020, ha valutato l’effetto di dosi dello 0,05%, 0,1% e 0,25% della crema rispetto a un placebo in una coorte di 162 pazienti con DA da lieve a moderata. La proporzione di pazienti con una valutazione IGA di libero o quasi libero da lesioni è stata l’endpoint primario di efficacia, mentre la variazione dal basale l’endpoint secondario, insieme alla percentuale di superficie corporea (BSA) interessata, al punteggio EASI, al prurito e alla qualità della vita (QOL). Sono stati analizzati anche gli eventi avversi locali e sistemici.
La formulazione allo 0,1% ha superato il placebo in termini di endpoint primario di efficacia, con 30,8% rispetto a 6,7%, mentre non è stata segnalata tale differenza tra il placebo e le altre due dosi di PUR0110. La formulazione ha superato il placebo anche in termini di variazione dal basale al giorno 29 del punteggio IGA, BSA, prurito e QOL riferita dai pazienti. Anche in questo caso, tuttavia, le altre due formulazioni non sono riuscite a dimostrare un effetto simile. I tassi di eventi avversi sono variati tra il 40,7% e il 44,3% tra il trattamento e il placebo. “La crema PUR 0110 allo 0,1% ha dimostrato un rapido miglioramento dei segni e dei sintomi della dermatite atopica. Questa osservazione, insieme al suo profilo di sicurezza e tollerabilità favorevole, potrebbe renderla un’utile opzione terapeutica per il trattamento della dermatite atopica” concludono gli autori.