Nei centri urbani, le comunità di giovani, principalmente le donne, sono molto attive sui social network e mostrano molta attenzione alle recensioni dei servizi online relativi alla salute. Questa risulta essere la profilazione del paziente 3.0, emersa da uno studio di MioDottore.it, una piattaforma dedicata alla sanità privata, specializzata nella prenotazione online di visite mediche.
Uno studio condotto in sei differenti paesi (Italia, Polonia, Turchia, Spagna, Messico e Brasile), dal sociologo Błażej Popławski. “Attraverso questa ricerca abbiamo voluto far leva sui dati di cui disponiamo per scattare una fotografia reale del nostro paese e fornire risposte concrete alle esigenze del paziente moderno”, ha spiegato Luca Puccioni, country manager di MioDottore.it.
Il paziente 3.0 italiano ha un’età compresa tra i 25 e i 44 anni. A differenza degli altri paesi, dove la fascia più cospicua è quella tra i 25 e i 34 anni (ad eccezione della Spagna), l’Italia registra un sostanziale pari merito tra questo cluster (26,6%) e la fascia 35 – 44 anni (26,5%) e – insieme alla Spagna – uno spostamento verso le fasce di utenza più anziane: basti pensare che il segmento over 45 rappresenta il 37% dei pazienti, ben 10 punti percentuali in più rispetto alla media degli altri paesi, dietro solo al paese iberico.
In generale, i pazienti 3.0 sono soprattutto donne. In linea con tutti gli altri paesi presi in esame, infatti, in Italia a usufruire dei servizi offerti dalla piattaforma MioDottore.it è in misura decisamente superiore l’utenza femminile (64,7%). Il paziente 3.0 italiano, inoltre, vive nei maggiori contesti urbani come: Roma (29,7%), Milano (16,3%) e Napoli (6,3%).
Le principali professioni che vengono ricercate on-line, in Italia sono precise specializzazioni come: i dentisti (18,1%), seguiti da internisti (13,1%), ginecologi (11,8%), ortopedici (6,3%) e dermatologi (6,2%). Negli altri paesi, il gruppo di specialisti più̀ ricercato on-line è quello dei ginecologi.
Questo studio ha fatto evincere l’importanza delle recensioni. Il paziente 3.0 italiano è molto condizionato dalle valutazioni date al professionista, che spesso ne influenzano la scelta, infatti, ben il 92.9% degli utenti italiani intervistati, hanno scelto un medico o uno specialista che è stato valutato con il massimo punteggio dagli altri utenti.
“È molto interessante capire come evolvono i pazienti nell’era della digitalizzazione”, ha dichiarato Puccioni. “Questo studio ci ha fornito spunti importanti da un lato per capire meglio il nostro mercato di riferimento e dall’altro per offrire un servizio sempre migliore, educando la categoria dei medici su quello che l’utenza richiede”.