D’ora in poi i Videogamers potranno controbattere a chi li accusa di perdere solo tempo alle console. Un gruppo di neuropsicologi dell’università della Ruhr di Bochum in Germania ha messo in luce come i videogiocatori battano i non-giocatori in fatto di apprendimento, mostrando una maggiore attività cerebrale e migliori risultati nei test. La ricerca è stata pubblicata su Behavioral Brain Research.
Gli scienziati tedeschi hanno reclutato 34 volontari, 17 videogamer, ovvero persone che hanno dichiarato di giocare ai video giochi per almeno 15 ore a settimana e 17 soggetti di controllo; tutti si sono sottoposti al test weather prediction task per valutare le capacità di apprendimento delle probabilità, mentre i ricercatori registravano l’attività cerebrale dei volontari attraverso la risonanza magnetica.
Il test si basava sul mostrare, di volta in volta, tre carte ad ogni volontario, ciascuna con un simbolo diverso, alcune combinazioni di carte predicevano la pioggia, mentre altre il sole.
I partecipanti al test però non conoscevano le risposte a priori, ma dovevano capire se la risposta da loro fornita fosse giusta o sbagliata dai feedback ricevuti, imparando così le combinazioni. Per aumentare il livello di complessità, a certe combinazioni era abbinata una maggiore o minore probabilità di pioggia/sole.
Al termine del gioco, i partecipanti hanno compilato un questionario per valutare le competenze acquisite.
Quello che è emerso dai test è che le prestazioni dei videogiocatori sono migliori di quelle dei non-giocatori, anche in situazioni di elevata incertezza.