Il nostro organismo ha una funzionalità complessa, con una capacità di recupero straordinaria. Tuttavia, nel corso della vita, i legami sottili da cui dipende la nostra salute tendono a spezzarsi.
In pratica, le cellule del nostro corpo cominciano ad “arrugginirsi”, o meglio ad ossidarsi, e questo può scatenare una serie di problemi di salute, anche gravi e cronici. Per intenderci, si tratta degli stessi processi ossidativi che fanno annerire la fetta di una mela od arrugginire il ferro quando vengono esposti all’azione dell’ossigeno presente nell’atmosfera. Ebbene, a proteggere il nostro organismo dall’ossidazione esistono gli antiossidanti, sostanze chimiche in grado di ritardare questo fenomeno, contrastandone gli effetti dannosi.
Cosa sono e perché sono utili gli antiossidanti
I danni alle cellule, che sono all’origine di molte malattie, sono imputabili all’attività di taluni gruppi chimici, molto reattivi e pericolosi, chiamati radicali liberi.
Ogni giorno il nostro corpo è esposto alle aggressioni di queste molecole dannose, la cui reazione a catena diventa devastante quando le cellule e taluni organi si ossidano, perdendo elasticità e degenerando, fino alla distruzione.
I radicali liberi possono essere neutralizzati dall’azione di sostanze particolari, dette antiossidanti, che sono capaci di individuarli e bloccarli. Nessun essere vivente potrebbe vivere senza un sistema di difesa contro queste sostanze così dannose. Infatti, quando le cellule vengono attaccate, il sitema immunitario si indebolisce e, senza difese, sarà facilmente esposto a malattie e ad invecchiamento precoce.
Gli antiossidanti intervengono proprio per evitare queste situazioni, contribuendo a conservare sano e bello il nostro corpo. In pratica, sono come dei soldati che lottano per disarmare i radicali liberi: li neutralizzano e tentano di limitare i danni che procurano, cedendo loro l’elettrone mancante affinché si stabilizzino. In questo modo i radicali non rappresentano più una minaccia per la salute delle cellule. Incrementando l’apporto di antiossidanti, si possono combattere malattie degenerative come quelle cardiache, ictus, diabete, artride reumatoide, cataratta, vari tipi di cancro, morbo di Alzheimer e di Parkinson; e si possono rallentare l’invecchiamento cellulare ed i processi degenerativi mentali e fisici caratteristici della vecchiaia. Gli antiossidanti sono di tipo endogeno (prodotti internamente dall’organismo) e di tipo esogeno (ricavati dagli alimenti).
Il nostro corpo produce autonomamente diversi antiossidanti, ma quelli che ci mette a disposizione la natura, che troviamo nei cibi, rappresentano la parte maggiore di cui può disporre il nostro organismo: per questo motivo è fondamentale curare l’alimentazione e poter prevenire le malattie provocate da un eccesso di radicali liberi. Il nostro organismo si difende dai radicali liberi, in modo naturale, attraverso alcuni enzimi come il superossido dismutasi (detto SOD), la catalasi ed il glutatione perossidasi; questi svolgono un lavoro essenziale di difesa a livello cellulare in associazione con altre sostanze, chiamate “cofattori”, come ferro, manganese, rame e zinco.
Altri strumenti di difesa endogeni sono costituiti da alcune molecole quali l’acido urico e la ceruloplasmina: la loro azione si esplica cedendo elettroni alle molecole instabili dei radicali liberi. Un aiuto naturale (di tipo esogeno) arriva da alcune molecole che assumiamo con l’alimentazione: vitamine, sali minerali, amminoacidi e fitonutrienti. Svolgono un lavoro di collaborazione con gli enzimi e cedono elettroni ai radicali, rendendoli stabili e quindi innocui. Inoltre, in questi processi intervengono molecole di tipo sia endogeno sia esogeno, come il Coenzima Q10.