L’obiettivo è ridurre la dipendenza da Paesi terzi, in particolare dalla Cina e dall’India, principali fornitori di principi attivi farmaceutici (API) e materie prime per la produzione di medicinali.
Attualmente, il 70-80% degli API utilizzati nell’UE proviene da questi Paesi, rendendo il settore farmaceutico europeo vulnerabile a interruzioni della catena di approvvigionamento. Per contrastare questa situazione, la Commissione Europea sta finalizzando una proposta di legge che imponga agli Stati membri e alle aziende farmaceutiche di garantire scorte minime di farmaci critici e di diversificare le fonti di approvvigionamento.
La normativa prevede incentivi per la produzione di principi attivi sul territorio europeo e finanziamenti per l’adeguamento degli impianti esistenti. Inoltre, sarà istituito un meccanismo di monitoraggio più efficace per prevenire carenze improvvise e coordinare meglio la distribuzione tra i Paesi membri.
L’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) avrà un ruolo chiave nel definire un elenco di farmaci essenziali per i quali sarà garantita una produzione strategica in Europa. Un altro aspetto centrale della riforma riguarda la creazione di una riserva comune di medicinali critici, accessibile in caso di emergenza sanitaria.
Le aziende farmaceutiche europee, tuttavia, chiedono che le nuove misure siano accompagnate da agevolazioni fiscali e semplificazioni normative per evitare un aumento dei costi di produzione che potrebbe penalizzare la competitività del settore.
Secondo i dati di EFPIA (Federazione Europea delle Industrie e Associazioni Farmaceutiche), la produzione farmaceutica in Europa è in crescita, ma senza un piano strutturato per la produzione locale di API, il rischio di dipendenza dalle importazioni resta elevato.
La Francia e la Germania hanno già avviato programmi nazionali per incentivare la produzione di farmaci strategici, mentre l’Italia sta valutando investimenti per rilanciare il settore chimico-farmaceutico.
La nuova legislazione dovrebbe essere presentata entro la fine del 2025, con l’obiettivo di rendere l’Europa più autonoma e resiliente nel settore farmaceutico.