La Camomilla comune (nome scientifico Matricaria chamomilla) è una pianta erbacea annua della Famiglia delle Asteracee o Composite. Cresce nei terreni incolti e asciutti di pianura e raggiunge anche 50 cm di altezza.E’ una pianta spontanea che si trova principalmente in Asia ed in Europa; in Italia cresce ovunque, nelle campagne e nei prati, e spesso negli orti, lungo i viottoli ed i muri. Di frequente invade le colture e diventa una pianta infestante. Ha il fusto eretto a caule, ramificato, con presenza di striature; le foglie hanno un colore verde chiaro e si mostrano frastagliate in piccoli segmenti; i fiori sembrano delle margherite, con i capolini gialli al centro ed i petali bianchi intorno; i frutti sono acheni, piccoli e giallastri. Sono tre le specie di camomilla: matricaria, romana e tedesca. Possiedono le medesime proprietà, ma la matricaria è più veloce e durevole nella sua efficacia.
Camomilla: una pianta antica
Il suo nome deriva dal latino matrix (utero) e si riferisce al frequente utilizzo che ne facevano le partorienti in epoca antica. Le molteplici proprietà della Camomilla sono note dalla notte dei tempi ed in pratica fu riportata in tutti gli erbari antichi. La usavano gli Egizi, come documentato nel Papiro di Ebers (ca. 1550 a.C.), che la chiamavano “erba del sole” per via del colore e della forma dei suoi fiori. E la Camomilla era usata per curare le febbri, soprattutto quella periodica della malaria. Il medico e botanico greco, Dioscoride Pedanio, che esercitava a Roma ai tempi di Nerone, e lo scrittore naturalista romano, Plinio il Vecchio, la prescrivevano per curare i disturbi del fegato, dei reni e della vescica. Il medico greco antico Galeno di Pergamo la raccomandava per la febbre e la cura dei dolori reumatici. Era conosciuta anche dai vichinghi, che la usavano insieme ad altri prodotti per pulire, schiarire e rendere lucidi i capelli.
Camomilla: le parti della pianta utilizzate in fitoterapia
La raccolta delle sommità fiorite della pianta, cioè dei capolini florali, avviene tra maggio e luglio. I fiori appena sbocciati vengono raccolti, solitamente di sera, con le mani o con pettini appositi. Subito dopo si fanno essiccare, perché se si lasciano scurire si guastano. L’essiccazione deve avvenire in luoghi asciutti e ventilati, in modo che non si formino delle muffe. Poi i capolini verranno conservati in recipienti di vetro chiusi ermeticamente, lontani da umidità e luce. L’attività terapeutica è concentrata nei princìpi attivi contenuti nei capolini, quali fenoli, mucillagini, flavonoidi ed un olio essenziale di colore blu. I capolini sono definiti erroneamente “fiori di camomilla”, invece sono delle infiorescenze che raccolgono i fiori veri della Camomilla: i tubulosi della corolla gialla situati al centro e quelli bianchi (chiamati comunemente petali) situati nella parte periferica.
Proprietà terapeutiche della Camomilla
E’ una delle erbe più vendute per tisane, e viene utilizzata sia da sola che miscelata con altre erbe. Infusi e decotti dei fiori di Camomilla sono probabilmente i preparati più usati, sia internamente sia esternamente.
Per uso interno:
- produce blandieffetti sedativi (per insonnia e nervosismo), ma un uso prolungato può causare reazioni opposte: eccedere nel consumo di decotti o infusi potrebbe annullare l’effetto sedativo a favore di una reazione tonico-eccitante;
- ha proprietà antiflogistiche, anche per uso esterno; a parità in peso di principio attivo, il suo effetto è stato accostato a quello del cortisone;
- i decotti di camomilla (pochi minuti di ebollizione) hanno un’ottimaazione antispasmodica: favoriscono la risoluzione dei problemi della dismenorrea, dei reumatismi, degli spasmi muscolari, intestinali e dello stomaco;
- ha proprietà analgesiche e produce effetti positivi in caso di gastrite, coliche biliari e renali, emicrania e nevralgie;
- infusi concentrati di capolini (un cucchiaio in una tazza)aiuta la digestione e attenua nausea e vomito;
favorisce l’abbassamento della febbre ed il superamento di raffreddori; - attenua i problemi dellamenopausa.
- ha proprietà antisettiche e disinfetta le ferite, cura le scottature e previene le ulcere;
- ha un’azione antimicrobica, e l’infuso dei fiori è efficace contro le piccole infiammazioni cutanee e della mucosa, comprese le parti anali e genitali;
- come antinfiammatorio viene utilizzata per sciacqui per il mal di denti e per gargarismi contro il mal di gola;
- i macerati oleosi dei fiori sono utili per curaredolori articolari e nevralgie mediante frizioni sulle parti colpite;
- sempre l’olio calma i rossori e leinfiammazioni cutanee, ed è molto usato in cosmetica;
- è utile per impacchi sugliocchi arrossati e sulle palpebre infiammate;
- gli infusi di fiori di Camomilla vengono applicati perrendere biondi i capelli: si utilizza dopo lo shampoo in modo regolare, applicandolo per circa dieci minuti, e questo per un paio di volte a settimana.
Controindicazioni
L’assunzione di Camomilla non registra controindicazioni particolarmente ristrette, tranne che in alcune situazioni.
- Possono insorgere problemi collegati ad allergie dovute alla presenza di lattoni (composti chimici) nella pianta.
- I preparati non devono essere usati in caso didolore e irritazione (anche con pus) agli occhi.
- E’ controindicata a chi soffre di diarrea.
- E’ sconsigliata alle donne in stato digravidanza.