In Italia si trascorrono in media 4 ore al giorno davanti ai dispositivi elettronici. Che sia per lavoro o per semplice distrazione il risultato è lo stesso: fastidio agli occhi e arrossamento, occhiaie scure, emicrania, colorito della pelle spento ed invecchiamento precoce. Sono i danni della nota “luce blu” emessa dai dispositivi LCD e LED, come gli smartphone, tablet, TV e PC e dai sistemi di illuminazione a basso consumo energetico. Per questo la regola numero uno è proteggere i nostri occhi. Questo vale non solo per coloro che hanno qualche difetto alla vista, ma per tutti, in quanto indossare occhiali contro gli effetti della luce blu, anche a lenti chiare e non graduate, risulta essere la soluzione ottimale per salvaguardare la vista e prevenire eventuali disturbi.
Tra gli effetti di una massiccia sovraesposizione alla luce blu, anche il “digital ageing”, letteralmente invecchiamento digitale, che porta ad una diminuzione della produzione naturale di collagene e quindi la comparsa di rughe precoci e cedimenti, ma anche ad una squilibrata produzione di melanina che causa macchie ed iperpigmentazione. Per limitare i danni ci si dovrebbe regolarmente allontanare dai dispositivi elettronici, o dedicargli meno tempo, ma non sempre è possibile; proprio per questo, è importante inserire nella propria skincare i trattamenti giusti per proteggere la pelle, prevenendo e limitando i danni della luce blu. Ne sono esempi sieri, creme e maschere ricchi di vitamine, in particolare la vitamina C e la vitamina E, in quanto svolgono un’azione “recovery”, ovvero forniscono al viso idratazione, contrastando lo stress ossidativo e l’invecchiamento precoce, e protezione dalle aggressioni esterne, riducendo visibilmente i segni di pelle stressata e spenta.