Il dolore alla mano è una condizione comune che si manifesta con una sensazione dolorosa più o meno intensa a carico dell’articolazione, ostacolandone la regolare funzionalità.
Le patologie principali comprendono infezioni, deformità, cisti, disturbi legati ai nervi o ai vasi sanguigni, ma non solo. Mani e dita possono essere soggette ad altri problemi quali fratture, lesioni, artrite, sindromi, tenosinovite e anomalie congenite.
Nello specifico le infezioni includono ferite da morso, paronichia, paterecci e ascessi. Campanello d’allarme in questi casi è un dolore intenso e pulsante. Importante è la diagnosi, eseguita con esame obiettivo o radiografia, cui segue una cura a base di antibiotici per via orale o endovenosa.
Le deformità delle mani e delle dita possono derivare da lesioni, fratture o altre patologie. Anche in questi casi i medici basano la diagnosi su un esame obiettivo, al termine del quale ha inizio un trattamento che prevede il posizionamento di un tutore sull’articolazione, accompagnato da esercizi di mobilità. Se la deformità dura da settimane o mesi, i trattamenti possono essere inefficaci perché si è sviluppata una cicatrizzazione, motivo per cui potrebbe rendersi necessario un intervento chirurgico.
Le comuni sindromi da compressione del nervo comprendono la sindrome del tunnel carpale, relativamente frequente, del canale cubitale e del tunnel radiale. Sintomi quali formicolio, dolore, perdita di sensibilità, debolezza e parestesie sono tra i più diffusi. In questi disturbi un osso o un tessuto connettivo, preme su un nervo, causando anomalie di sensazioni e/o movimenti. Dopo l’esame obiettivo la diagnosi può essere confermata da un’elettromiografia e dagli studi sulla conduzione nervosa. Alcune volte i disturbi si attenuano spontaneamente, altre è necessario intervenire con una steccatura del polso e con iniezioni di corticosteroidi. L’intervento chirurgico è invece previsto in casi gravi in cui la sintomatologia perdura nel tempo o altri trattamenti non hanno avuto effetto.
La tenosinovite consiste nell’infiammazione del rivestimento di un tendine della mano e, più raramente, di polso e dita. La causa non è nota, potrebbe dipendere da una serie di danni al tendine, lesioni o stiramenti avvenuti in passato, ma anche da un’infezione o da artrite reumatoide. Condizioni comuni comprendono tendinite e tenosinovite dei flessori digitali (dito a scatto), oppure sindrome di De Quervain. Febbre, tumefazione, rash, sindrome di Raynaud, parestesie e ipostenia sono alcuni dei sintomi ad essa associati. Per agevolare la guarigione, è importante tenere la mano ferma e fare, su consulto del medico curante, medicazioni a base di farmaci antinfiammatori non steroidei, accompagnate da una cura antibiotica.
In generale la diagnosi delle patologie della mano comprende anamnesi ed esame obiettivo. La prima raccoglie le informazioni relative a traumi o eventi che possono essere associati alla sintomatologia, rilevando presenza e durata della deformità, oltre a difficoltà del movimento della mano. L’esame obiettivo invece comprende l’ispezione di arrossamento, gonfiore o deformità, insieme a palpazione per la dolorabilità. I test di laboratorio possono aiutare la diagnosi di artropatie infiammatorie, ma hanno un ruolo limitato.