L’impiego di allopurinolo è associato a una riduzione del rischio di primo evento di sindrome coronarica acuta (ACS) in pazienti con gotta. A dimostrarlo per la prima volta i risultati di uno studio svedese, presentato nel corso del Congresso annuale ACR, condotto per valutarne l’effetto e la safety CV in questa condizione clinica.
Per lo studio, i ricercatori hanno preso in considerazione i dati provenienti da registri regionali e nazionali della popolazione svedese, identificando quelli residenti nella Svezia occidentale con prima diagnosi codificata ICD di gotta nel periodo 2007 ̶ 2017 e senza alcuna esposizione precedente ad allopurinolo (n=19.054; 67% maschi), escludendo i pazienti con una precedente storia di malattia coronarica. L’outcome di interesse era rappresentato dall’insorgenza di un evento ACS di prima istanza, documentato nei registri sanitari obbligatori.
Il follow-up dei pazienti presi in considerazione è partito dalla data della diagnosi di gotta al presentarsi degli eventi ACS, morte e uscita dallo studio. Gli odds ratio (OR) e gli intervalli di confidenza al 95% (CI) per l’evento ACS di prima insorgenza sono stati calcolati attraverso modelli di regressione logistica aggiustati in base ad età, sesso, livello di istruzione, indice di comorbilità, prescrizioni dispensate di farmaci e tempo di follow-up.
Dai dati è emerso che l’esposizione all’allopurinolo era associata ad un’età più avanzata, un tempo di follow-up più lungo e a un maggior numero di comorbilità. L’esposizione a 100 mg e >100 mg di allopurinolo è risultata associata ad un OR significativamente più basso per l’evento ACS di prima istanza, rispetto ai soggetti non esposti, nel complesso e negli uomini. Nelle donne, l’esposizione a > 100 mg è risultata associata ad un OR significativamente più basso per l’evento ACS di prima istanza, mentre l’esposizione a 100 mg non lo è stata. L’esposizione a >100 mg di allopurinolo è stata associata ad un OR inferiore per l’evento ACS di prima istanza rispetto all’esposizione a 100 mg sia negli uomini che nelle donne. Gli OR per l’evento ACS di prima istanza sono risultati simili nei pazienti di genere maschile e femminile.
Nel commentare i risultati dello studio, i ricercatori affermano che “l’impiego di allopurinolo è risultato associato ad un rischio significativamente più basso di primo evento di ACS nei pazienti con incidenza di gotta in maniera dose-dipendente, a suggerire un effetto protettivo dell’allopurinolo e che tale beneficio è risultato simile in entrambi i sessi”.