Praticare yoga può essere efficace per migliorare il dolore, la funzionalità e la rigidità nei soggetti affetti da gonartrosi. È quanto evidenziano alcuni scienziati tedeschi e australiani in uno studio pubblicato su Current rheumatology reports. La revisione sistematica e meta-analisi, che ha incluso nove studi all’interno dei quali sono state coinvolte 640 persone dai 50 agli 80 anni colpiti dalla patologia articolare, mirava ad esaminare e riassumere l’efficacia e la sicurezza dello yoga per l’artrosi. Gli esiti primari riguardavano l’intensità del dolore, la funzionalità e la qualità della vita, mentre quelli secondari la salute mentale e la sicurezza.
I risultati degli effetti dello yoga sono stati i seguenti: sul dolore (vs. esercizio fisico: differenza media standardizzata (SMD) = – 1,07; 95% CI – 1,92, – 0,21; p = 0,01; vs. non esercizio fisico: SMD = – 0,75; 95%CI – 1,18, – 0,31; p< 0,001); sulla funzione fisica (vs. esercizio fisico: SMD = 0,80; 95%CI 0,36; 1,24; p < 0,001; vs. non esercizio: SMD = 0,60; 95%CI 0,30, 0,98; p < 0,001); infine, sulla rigidità (vs. esercizio: SMD = – 0,92; 95%CI – 1,69, – 0,14; p = 0,008; vs. non esercizio: SMD = – 0,76; 95%CI – 1,26, – 0,26; p = 0,003). Per gli esiti secondari gli autori non hanno riscontrato effetti.
In conclusione, questa meta-analisi indicherebbe che lo yoga può apportare benefici rispetto ai gruppi di controllo con o senza esercizio fisico. Tuttavia, a causa di alcune limitazioni, al momento è possibile formulare solo una debole raccomandazione per la scelta dello yoga negli adulti affetti dalla patologia cronica.