I semi di papavero sono molto apprezzati in cucina, soprattutto per aromatizzare pane, focacce, dolci e insalate, ma in pochi sanno che questi semi abbassano anche il colesterolo. Bianchi o neri – la differenza è solo nel colore – piccoli e dall’intenso odore aromatico, i semi di papavero sono ricavati dal Papaver setigerum o dal Papaver nigrum. Contengono numerose sostanze benefiche per la nostra salute: in primo luogo sono una formidabile fonte di antiossidanti e in secondo luogo abbondano di acido oleico e linoleico, grassi insaturi che aiutano a prevenire le malattie coronariche e i disturbi cardio-circolatori. Il primo, in particolare, abbassa i livelli di colesterolo LDL (quello cattivo) e aumenta quelli del colesterolo HDL (quello buono).
Le fibre dei semi di papavero regolarizzano l’intestino
L’azione anti colesterolo dei semi di papavero è dovuta alla presenza, oltre che dei grassi “buoni”, di alti dosaggi di fibre preziose per l’intestino: 100 grammi di semi di papavero apportano all’incirca 20 grammi di fibre, che corrispondono al 51% della dose giornaliera raccomandata. Si tratta di fibre metabolicamente inerti e capaci di riassorbire acqua lungo il tratto intestinale: quello che serve per rendere l’intestino più regolare e prevenire stipsi e fermentazioni. I semi di papavero sono anche una scrigno di vitamine del gruppo B (utili nel metabolismo dei grassi e dei carboidrati) e contengono sali minerali assai utili per la salute di pelle, mucose e articolazioni come ferro, rame, calcio, potassio, manganese, magnesio e zinco.
Puoi aggiungerli alle tue insalate e non solo...
In quanto semi oleosi, i semi di papavero sono ideali da aggiungere negli impasti dei prodotti da forno. In Svizzera e in Germania vengono utilizzati da moltissimo tempo, e fanno parte della tradizione culinaria del Trentino-Alto Adige, dove una delle ricette tipiche è lo strudel con i semi di papavero. Ma il loro sapore esotico li rende eccellenti anche uniti ad altre spezie: fanno infatti parte degli ingredienti di alcuni tipi di curry, da aggiungere a carni, pesci e verdure. Puoi anche aggiungerne una manciata alle insalate per renderle particolari.
C’è anche la qualità che concilia il sonno
Tra le diverse varietà di papavero c’è anche il Papaver rhoea, o rosolaccio, dal tipico fiore rosso che un tempo veniva utilizzato dalla medicina popolare per favorire l’addormentamento. Da questa corolla, infatti, si ricavava un decotto che veniva mescolato con la pappa dei bambini per indurre il sonno. Sempre la Tradizione ci tramanda che il decotto di papavero rosso era utile anche contro la tosse e le febbri reumatiche. Si prepara facendo bollire per 5 minuti 2 pizzichi di semi in una tazza d’acqua.