Per ripulire fegato e intestino, in inverno le zuppe di verdura andrebbero consumate almeno una volta al giorno. La cultura contadina non passava una sera di gennaio senza una minestra di verdura, cotta senza pasta né riso, senza sostanze di origine animale. Solo sale e olio d’oliva crudo, come condimento. Fra le zuppe, quella di cavolo è l’elisir che ci fa entrare nel cuore dell’inverno, ci protegge, ci toglie le tossine più pericolose, ringiovanisce la pelle.
Il cavolo, una miniera di sostanze benefiche
Gli antichi Romani consumavano il cavolo prima delle marce e bevevano la sua minestra durante le soste prima e dopo le battaglie. Plinio il vecchio riteneva il cavolo “una pianta miracolosa”, i Greci e gli Egizi lo ritenevano fondamentale per ripulire il fegato e l’intestino dopo le abbuffate. Se dopo le feste del Solstizio (per noi il Natale) i Romani avevano bevuto troppo, ricorrevano al cavolo per ripulire il sangue e i visceri. Oggi sappiamo che questo ortaggio è ricco di vitamine, soprattutto la C, e apporta all’organismo minerali preziosi come il calcio e il fosforo. La zuppa di cavolo scaccia via le tossine dei cenoni delle feste e aiuta l’organismo a eliminarle più in fretta.
Associalo alle carote, che risultati!
Un’ottima associazione è la zuppa di cavolo e carote: ci fornisce il miglior apporto di vitamine e minerali per l’inverno. Chi soffre di stipsi, di sonnolenza dopo pranzo o cena o di stanchezza, che si acuisce nei mesi freddi, non deve rinunciare a questi due ortaggi. La cultura contadina li usava persino per farne maschere di bellezza perché, ne conosceva il potere rigenerativo. Carote e cavolo tritati venivano usati la sera per detergere il viso, ripulirlo, eliminare le macchie e spianare le rughe. Noi oggi abbiamo troppa fretta per prepararci questi rimedi, ma sono ricette facili ed efficaci, e ci regalano salute ed energia per tutto l’inverno. Perchè non approfittarne?