Un mondo vasto e variegato quello dei farmaci falsificati, un commercio che vive principalmente sul web, attirando principalmente una clientela maschile. Dati, emersi nel convegno “Contraffazione, un virus da estirpare”, esplicano come quasi sette casi su dieci, riguardano farmaci della sfera sessuale, in pratica prodotti contro la disfunzione erettile che vengono usati per l’automedicazione o per migliorare le proprie performance erotiche.
C’è una costante lotta contro questo esercito di farmacie web illegali, per dare un’idea di che cifre stiamo parlando, vi basti pensare che, solo nel 2016, le autorità hanno chiuso quasi 20 mila farmacie web illegali. Questo problema sarà difficile da arginare, perché la domanda di questi prodotti non diminuisce, per un sito web chiuso ne vengono aperti altri due. La questione è principalmente culturale. Un’indagine svolta dall’agenzia del farmaco Aifa e dalla Sapienza di Roma su mille internauti ha rivelato infatti che il 41% del campione riteneva positivo l’acquisto di farmaci online e il 43% considera il web una fonte sicura per l’acquisto di medicinali.
Convinzioni pericolose, soprattutto se si va ad indagare il reale contenuto di pillole e fialette contraffatte comprate sulla rete. Un’indagine del Pharmaceutical Security Institute rivela infatti che in un caso su tre non contengono alcun principio attivo, il 20% ne contiene quantità scorrette, il 21,4% è composto da ingredienti sbagliati, il 15,6% presenta quantità corrette di principio attivo ma ha un packaging falso, e l’8,5% presenta alte quantità di contaminanti ed altre impurità potenzialmente dannose.
“Pillole Fakeshare”, è un progetto che prevede la realizzazione di video informativi ‘in pillola’ sui rischi dei farmaci falsificati e l’importanza di rivolgersi ai canali ufficiali di distribuzione. I filmati sono sul sito www.socialfarma.it.
Questo è il più classico esempio di come sfruttare le insicurezze delle persone su un determinato argomento. Lucrare sulle “vergogne” dove queste non dovrebbero sussistono. Una storia al maschile. La classifica dei best seller farmacologici, i più venduti online sono molecole per contrastare la disfunzione erettile. “La domanda è tanta perché sono ancora troppi gli imbarazzi dei pazienti a parlare col medico delle difficoltà sotto le lenzuola”, ha raccontato Vincenzo Mirone, segretario della Siu. “Così spesso si cade nella scorciatoia del fai da te”. Ma i rischi sono enormi: “I prodotti acquistati sul web sono impuri – continua l’esperto – e possono contenere tracce d’altri principi attivi che mettono a repentaglio la salute”. Spesso, infatti, le produzioni illecite utilizzano un unico macchinario, su cui rimangono tracce della produzione precedente, come nel caso degli ipoglicemizzanti trovati in alcune di queste pillole, che hanno provocato anche decessi a causa di forti crisi ipoglicemiche.
Continuando la classifica, al secondo posto, dei farmaci più diffusi online, troviamo le pillole per dimagrire, anabolizzanti, integratori e vitamine. Purtroppo, in classifica, sono subentrate anche le vendite online di farmaci antitumorali, la cui assunzione ha una probabilità elevatissima di fare danni. “Inoltre – ha aggiunto Mirione – è stato dimostrato che l’85% dei farmaci venduti sul web contengono impurità pericolose, dall’arsenico al veleno per topi, dall’acido borico alle polveri di cemento, mattoni, gesso o talco”.
Attenzione a non prendere alla leggera una disfunzione erettile, nascondendoci dietro l’imbarazzo, perchè potrebbe essere il primo segnale di patologie cardiovascolari. Quindi l’esposizione a farmaci inadeguati, assunti senza alcun controllo medico, può avere conseguenze estremamente gravi.