Nei test in vitro ha dimostrato di avere notevoli proprietà anticancro, ma, dagli Stati Uniti, giungono i risultati dell’ennesimo studio contro l’utilizzo indiscriminato degli integratori vitaminici. L’accusa? Possono aumentare il rischio cancro.
Un aiuto dalle bacche
L’estratto di Prunus, combinato con una miscela di aminoacidi, sali minerali e vitamine, avrebbe effetti benefici sulle cellule di alcuni tumori, come quello del polmone, del colon e della cervice uterina. Questo integratore, nasce da unacollaborazione tra l’Istituto Superiore di Sanità, l’azienda Biogroup e la Società italiana di medicina biointegrata. Studi condotti su cellule tumorali in vitro ne hanno dimostrato la capacità di eliminarle o di inibirne la proliferazione.
Come racconta all’ADN Kronos Stefania Meschini, ricercatrice dell’Iss che ha effettuato i test, l’estratto della pianta,pur ricca di proprietà antiossidanti, da solo ha dimostrato di non funzionare, così è stato “addizionato a un particolare complesso a base di aminoacidi, minerali e vitamine, denominato Can. Questo ‘mix’ è stato in grado di ridurre la sopravvivenza delle cellule tumorali e di eliminare tra il 70% e il 78% delle cellule cancerose nell’arco di 24 ore”.Non ci troviamo di fronte a una nuova cura per il cancro, sia chiaro, ma a un integratore che potrà essere assunto daipazienti già in cura con le terapie oncologiche tradizionali.
Troppe vitamine fanno male
Attenzione agli integratori perché non fanno sempre bene, anzi. Molte ricerche hanno dimostrato che i loro effetti non riescono a sostituire quelli di un’alimentazione sana ed equilibrata, perciò, per quanto possa sembrare noioso, mangiare bene è un’abitudine che non può essere sostituita con l’assunzione quotidiana di qualche capsula.
Ma alla riunione annuale dell’Associazione Americana per la ricerca sul cancro sono stati presentati i risultati di uno studio che mettono in guarda da un pericolo ancora più serio: l’abuso di integratori vitaminici fa aumentare il rischio di contrarre il cancro.
“Non siamo sicuri del perché questo stia accada a livello molecolare, ma le prove dimostrano che le persone che assumono integratori alimentari più del necessario tendono ad avere un rischio maggiore di sviluppare il cancro”, spiega Tim Byers, direttore associato per la prevenzione e il controllo del cancro del Cancer Center all’Università del Colorado.
La ricerca è iniziata 20 anni fa studiando le persone che mangiavano più frutta e verdura, queste tendevano ad averemeno cancro. I ricercatori, tra cui Byers, hanno voluto scoprire se l’assunzione di vitamine e minerali fosse in grado di ridurre ulteriormente il rischio di cancro. “Quando abbiamo testato integratori alimentari in modelli animali i risultati sono stati promettenti”, afferma Byers. “Alla fine, siamo riusciti a passare all’uomo. Abbiamo studiato per dieci anni migliaia di pazienti che assumevano integratori alimentari e placebo”. I risultati non sono stati quelli che i ricercatori si aspettavano.
“Abbiamo scoperto che gli integratori non facevano davvero bene alla salute”. In realtà, l’assunzione di vitamine ha mostrato di far aumentare l’incidenza del cancro in alcune persone. Qualche esempio? Uno studio sugli effetti degli integratori di beta-cheratina ha dimostrato che l’assunzione oltre la dose raccomandata fa aumentare del 20% il rischiodi sviluppare sia il cancro ai polmoni sia malattie cardiache. L’acido folico, che si pensava potesse aiutare a ridurre i polipi al colon, in un altro studio ha dimostrato di fare esattamente il contrario: li ha fatti aumentare.
La salute si cura a tavola
Pensiamo che assumere vitamine extra possa aiutare la nostra salute, ma i dati di Byers indicano che in realtà questa pratica “fa più male che bene”. Lo studioso conclude così il suo commento alla ricerca: “Se presi al corretto dosaggio, gli integratori multivitaminici possono far bene. Ma non vi è alcun sostituto per il buon cibo nutriente”. Secondo Byers si possono ottenere le dosi giornaliere raccomandate di vitamine e minerali nella dieta semplicemente mangiando sanoe aggiunge che molti adulti che assumono integratori vitaminici potrebbero non averne alcun bisogno.