Dalla salmonellosi alla listeriosi, le malattie di origine alimentare, ovvero infezioni o intossicazioni causate da mircorganismi contenuti in ciò che ingeriamo, colpiscono ogni anno una persona su 10. Ne esistono oltre 200, alcune lievi, ma altre mortali, come il botulismo. A mettere in guardia dai falsi miti sul tema, è l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), che ha preso parte a una campagna di comunicazione sui social media, in occasione della Giornata mondiale del cibo sicuro. “Cibo più sicuro, salute migliore” è il tema di quest’anno del World Food Safety Day, che mette in evidenza il ruolo che un cibo nutriente e sicuro svolge nel garantire il benessere umano, ma che richiede una serie di azioni specifiche. “Tutti noi abbiamo un ruolo da svolgere, indipendentemente dal fatto che coltiviamo, elaboriamo, trasportiamo, conserviamo, vendiamo, acquistiamo, prepariamo o serviamo cibo: la sicurezza alimentare è nelle nostre mani”, scrive l’Oms.
Per questo, l’organizzazione fa chiarezza su 10 falsi miti: raccogliere il cibo caduto a terra entro 5 secondi non lo rende privo di rischi, raccogliere un frutto e mangiarlo senza averlo prima lavato non è consigliato, scongelare alimenti a temperatura ambiente può essere rischioso. Punto per punto, la lista risponde a dubbi comuni come: lo ‘strofinaccio’ della cucina può essere veicolo di batteri pericolosi? Tenere il cibo fuori dal frigo per oltre due ore comporta problemi? In tutti e due i casi la risposta è sì. Così come è vero che si possono avere conseguenze da cibo ingerito 3 giorni prima, perché alcuni microrganismi impiegano diverse ore per manifestare gli effetti negativi. No, invece a lavare il pollo non ancora cotto sotto l’acqua corrente e no al farsi illudere da colore e profumo invitanti: il fatto che alcuni cibi siano all’apparenza molto sani, non vuol dire che lo siano dal punto di vista microbiologico, meglio quindi sempre lavare accuratamente quello che viene consumato crudo.