Valutare clinicamente la gravità della dermatite atopica da lieve a moderata non è l’unica soluzione per la diagnosi delle malattie della pelle. Oggi è possibile farlo basandosi anche su fotografie fatte con lo smartphone. A confermarlo è uno studio pubblicato su Skin Research and Technology, e diretto da Zarqa Ali, del Bispebjerg Hospital, Copenhagen, Danimarca.
“L’uso delle fotografie per diagnosticare e monitorare le malattie della pelle sta guadagnando terreno. Abbiamo cercato di comprendere la validità e l’affidabilità delle valutazioni fotografiche per quanto riguarda la gravità della dermatite atopica” affermano gli autori.
Due dermatologi hanno valutato la gravità della dermatite atopica di 79 pazienti in clinica utilizzando Eczema Area and Severity Index (EASI), Scoring Atopic Dermatitis (SCORAD) e Investigator’s Global Assessment (IGA).
I partecipanti allo studio hanno quindi fotografato le lesioni con il proprio smartphone e completato un questionario sull’entità dell’eczema lo stesso giorno da casa.
Le fotografie sono state valutate due volte con un intervallo di otto settimane da cinque dermatologi esperti in valutazioni fotografiche. Sono stati applicati i coefficienti di correlazione intraclasse (ICC) con intervallo di confidenza (CI) del 95%.
Dai risultati è emerso che l’ICC tra EASI clinico e EASI fotografico era pari a 0,88 (IC 95% 0,81-0,93) e quello tra SCORAD clinico e SCORAD fotografico era pari a 0,86 (0,70-0,93). Per il 62% è stata osservata una perfetta concordanza tra IGA clinica e IGA fotografica, e la differenza tra i due che non si discostava mai con più di un punto. L’ICC inter-valutatore per EASI fotografico e SCORAD fotografico era pari a 0,90 (0,85-0,94) e 0,96 (0,91-0,98). Gli accordi intra-valutatore tra la prima e la seconda valutazione variavano da 0,95 a 0,98 per l’EASI fotografico e da 0,86 a 0,94 per lo SCORAD fotografico.