È uno degli interventi di medicina estetica più richiesti del settore Beauty e negli ultimi anni ha conosciuto un vero e proprio boom. Stiamo parlando del rinofiller, il trattamento che permette di rimodellare il naso senza il ricorso alla chirurgia.
Nel mondo è al quarto posto tra i più eseguiti, con oltre 870mila operazioni, dopo blefaroplastica (per la pelle in eccesso degli occhi), liposuzione e mastoplastica (aumento, diminuzione e ricostruzione del seno). L’Italia è al quinto posto per numero di rinoplastiche effettuate, preceduta da Brasile, Messico, Stati Uniti e Giappone. A chiederla di più sono le donne, con un netto 75% del totale, contro il 25% degli uomini. La medicina estetica ha fatto passi da gigante nell’ambito del rimodellamento del naso, rendendo disponibile una tecnica mininvasiva che consente di migliorare l’estetica del profilo senza l’utilizzo di bisturi e l’apporto di cambiamenti strutturali.
L’operazione infatti, in passato possibile solamente con una rinoplastica, consiste in micro-infiltrazioni sottocutanee di acido ialuronico o di tossina botulinica in grado di correggere imperfezioni di piccola entità quali gobbe, avvallamenti, inestetismi sulla punta o sul dorso del naso, spesso causa di insicurezza e disagio estetico. La capacità di queste sostanze di agire come riempitivi ed essere biocompatibili con il corpo, restituisce un effetto immediato sulle zone interessate.
L’intervento ambulatoriale ha una durata di circa 20-30 minuti ed è eseguito da medici estetici qualificati che praticano microiniezioni locali senza anestesia. Al termine del trattamento possibile è la comparsa di edemi o ecchimosi, manifestazioni transitorie che svaniscono in qualche giorno con creme specifiche e impacchi di ghiaccio, oltre a una lieve dolenzia gestibile senza antidolorifici.
L’effetto della correzione è visibile per 6 – 12 mesi, secondo la risposta individuale del soggetto, per questo si rendono necessarie ulteriori sedute al fine di mantenere risultati ottimali e duraturi.
Anche se le controindicazioni al trattamento sono minime e contenute, è sempre consigliato rivolgersi al medico per valutare i rischi per la propria salute. Alcune posso riguardare allergie o ipersensibilità alle componenti dei filler, altre patologie dermatologiche e malattie autoimmuni. Il rinofiller, inoltre, è sconsigliato alle donne in stato di gravidanza o allattamento e a coloro che nelle settimane precedenti alla seduta si sono sottoposti a trattamenti quali luce pulsata o laser.
Rinofiller o rinoplastica? L’uso del filler entra in gioco quando l’obiettivo è correggere piccoli difetti del naso quali punta, gobba, narici, o nei casi in cui il paziente abbia paura di sottoporsi a un intervento chirurgico permanente. In presenza di difetti importanti, spesso legati a problemi funzionali come la deviazione del setto nasale e l’ipertrofia dei turbinati, o a “deformazioni” di naso largo, detto “a patata”, o molto storto, è invece necessario sottoporsi alla chirurgia estetica, l’unica in grado di correggerlo definitivamente.