Un nuovo videogioco potrebbe essere un’arma utile, per chi ha la sclerosi multipla, per svolgere un’attività fisica quotidiana, a casa, calibrata sui propri bisogni. Si chiama Ms-Fit e a breve la validità di questo approccio verrà verificata in uno studio coordinato dalla Fondazione Italiana Sclerosi multipla.
Sullo schermo del televisore viene ricostruita la figura del giocatore. Questo avatar guida l’utente negli esercizi, che sono mirati a migliorare la postura, l’equilibrio e la respirazione. Il tutto sempre sotto il controllo del medico.
Ad oggi, 144 persone con sclerosi multipla hanno aderito al programma per un numero medio di settimane pari a sei. Con un’aderenza al programma di allenamento pari al 70% e una media di 7 sessioni a settimana sulle 10 previste possiamo confermare il valore di MS-FIT nell’intervenire sulla motivazione ed il coinvolgimento, che sono identificate come le barriere più alte alla aderenza a programmi di AFA per persone con la sclerosi multipla. Grazie a MS-FIT sono state effettuate 4.209 sessioni di allenamento, pari a circa 630 ore di gioco.
L’attività fisica adattata riveste un ruolo di grande importanza nel percorso terapeutico di chi vive con la sclerosi multipla, in quanto consente di mantenere e possibilmente di migliorare le capacità residue, puntando a preservare le attività personali e sociali. La sclerosi multipla, che si manifesta in età giovanile, può essere combattuta anche con l’allenamento e l’esercizio, sia fisico che mentale: questi saranno tanto più efficaci quanto più vengono praticati precocemente, anche prima che i sintomi diventino manifesti. L’attività fisica riveste fondamentale importanza nel recuperare le funzioni minate dalla malattia, grazie non solo alla possibilità di apprendere strategie compensatorie, ma anche e soprattutto per l’enorme potenziale plastico del cervello umano.
I numeri della SM
In Italia più di 130mila persone sono affette dalla sclerosi multipla, che colpisce maggiormente fra i 20 e 40 anni ed è una delle cause più frequenti di disabilità nei giovani1. Nei giovani under 35, il sintomo riportato più di frequente è la fatica, riferita in circa il 60% dei casi. Altri sintomi frequenti sono disturbi della mobilità, dell’equilibrio, dolore, sensazione di rigidità alle gambe.