Il drenaggio radiologico endoscopico e interventistico combinato può gestire efficacemente e con sicurezza l’ulcera peptica perforata acuta, senza necessità di anestesia generale, con un breve tempo operatorio, in pazienti chirurgici ad alto rischio e bassa incidenza di morbilità e mortalità. È quanto emerge da uno studio pubblicato sul World Journal of Emergency Surgery. “La perforazione dell’ulcera peptica è un’emergenza chirurgica comune, pericolosa per la vita. Il cerotto omentale di Graham viene abitualmente eseguito per chiudere l’ulcera peptica perforata” esordisce Said Negm, della Zagazig University, in Egitto, che ha diretto il gruppo di lavoro. Per trattarla sono stati proposti anche molti metodi endoscopici, come clip endoscopiche, cucitura endoscopica e stent metallici. L’idea principale nella gestione endoscopica dell’ulcera peptica perforata acuta è la decontaminazione precoce e la riduzione della sepsi mediante drenaggio radiologico interventistico.
Per valutare l’uso di tali pratiche endoscopiche, i ricercatori hanno studiato 100 pazienti che avevano sviluppato manifestazioni di ulcera peptica perforata acuta ricoverati nella loro struttura tra dicembre 2019 e agosto 2021. Il gruppo endoscopico (EG) comprendeva 50 pazienti sottoposti a trattamento endoscopico, mentre il gruppo chirurgico (SG) comprendeva 50 pazienti sottoposti a trattamento chirurgico. L’età mediana dei pazienti era di 36 anni in SG e di 47 in EG. Gli uomini costituivano il 72% in SG e il 66% in EG.
La durata mediana della degenza postoperatoria è stata di un giorno nel gruppo EG, mentre nel gruppo SG è stata di sette giorni. L’incidenza di complicanze postoperatorie nei pazienti SG si è attestata al 58%, principalmente sotto forma di febbre, polmonite, perdite, ascessi addominali, insufficienza renale ed ernia incisionale (rispettivamente 11%, 5%, 5%, 3%, 2% e 3%). L’incidenza di complicanze postoperatorie nei pazienti EG è stata del 24%, sempre sotto forma di febbre, polmonite, perdite, ascessi addominali, insufficienza renale ed ernia incisionale (rispettivamente 10%, 0%, 2%, 0%, 0% e 0%).