Togliere le uova dalla dieta mediterranea potrebbe migliorare i parametri lipidici associati a un ridotto rischio di malattie cardiovascolari. Ad affermarlo è uno studio americano pubblicato su Nutrition Research. “La dieta mediterranea riduce le lipoproteine aterogene e il rischio di malattie cardiovascolari. Abbiamo testato l’ipotesi che il consumo giornaliero di uova intere in una dieta mediterranea potesse migliorare il metabolismo lipidico rispetto a una dieta americana di controllo e a una dieta mediterranea senza uova intere” afferma Matthew Picklo, dello US Department of Agriculture-Agricultural Research Service Grand Forks Human Nutrition Research Center, e della University of North Dakota, Stati Uniti, autore principale del lavoro.
I ricercatori hanno studiato 39 individui obesi o in sovrappeso valutando 3 diete: una americana media (AAD) di controllo, una mediterranea senza uova intere (MED-E) e una mediterranea con aggiunta di uova intere (MED+E). Ogni partecipante ha seguito ogni dieta per quattro settimane con successivo periodo di washout di almeno quattro settimane. Le concentrazioni lipidiche, la dimensione e il numero delle lipoproteine sono stati determinati al basale e dopo il trattamento.
L’assunzione di AAD e MED-E ha ridotto le concentrazioni di colesterolo totale e lipoproteine a bassa densità(LDL), senza però che ci fosse un effetto significativo del trattamento. Allo stesso modo, MED-E ha ridotto rispetto al basale le concentrazioni di trigliceridi. Le concentrazioni di particelle di lipoproteine a densità intermedia (IDL) e per l’LDL totale solo dall’assunzione di MED-E. Anche la dimensione delle lipoproteine a densità molto bassa è stata ridotta solo dall’assunzione di MED-E. La variabilità delle risposte ha identificato tre gruppi principali di risposte di tipo IDL e LDL. Non sono state invece osservate differenze di trattamento significative dopo l’inclusione di uova intere. Nel concludere gli autori spiegano che “le differenze individuali nelle risposte delle lipoproteine giustificano un’ulteriore esplorazione”.