Il cibo prima e dopo l’allenamento aiuta a mantenere un adeguato tono muscolare, ecco perché per ogni sportivo il tempo passato a tavola è importante quanto quello trascorso nell’allenamento. “L’allenamento continuo, regolare e di buona intensità comporta un fabbisogno proteico superiore rispetto ai livelli raccomandati per la popolazione generale”, si evince dalle Linee guida per una sana alimentazione – Dossier scientifico – CREA.
Il fabbisogno proteico passa agli 0,9 g per kg di peso corporeo previsti per la popolazione generale a un valore tra gli 1,2 g e i 2,0 g per far fronte alla riparazione delle fibre muscolari, necessaria a seguito dell’allenamento, e all’aumentato turnover proteico a livello muscolare.
Un atleta deve quindi colmare un incremento del fabbisogno proteico indicativamente tra il +30% e il +120% rispetto alla popolazione generale: il suo fabbisogno specifico va identificato caso per caso in base a più fattori, come la tipologia di allenamento (frequenza/intensità), gli anni di allenamento (atleti più esperti utilizzano le proteine in maniera più efficiente e possono necessitare, quindi, di apporti leggermente inferiori), l’intake di carboidrati, che, se sufficienti a coprire in larga parte il dispendio energetico, consentono di non utilizzare a questo fine gli amminoacidi, risparmiandoli quindi per la sintesi proteica. È importante specificare che questi fabbisogni riguardano gli atleti, che si differenziano dalle persone fisicamente attive per la maggior durata, frequenza e intensità dell’allenamento.
Per colmare questo fabbisogno addizionale può essere utile l’abitudine al consumo di yogurt, specialmente se con un buon tenore proteico, scelto ad esempio tra quelli cremosi, che mantengono maggiormente anche le frazioni proteiche del latte di partenza più ricche di amminoacidi ramificati, particolarmente importanti per la sintesi proteica a livello muscolare.
Il latte vaccino è un alimento di grande importanza prima di tutto per il suo elevato apporto di calcio in forma facilmente assorbibile ed utilizzabile oltre che di proteine di elevata qualità, vitamine (in particolare B2, B12 e A) e altri minerali quali il fosforo, ai quali si accompagnano gli zuccheri (soprattutto lattosio) e i grassi.
Il latte di pecora viene considerato ancora più nutriente perché, rispetto al latte vaccino, presenta un apporto energetico superiore ed una maggiore concentrazione di proteine (in media addirittura del 70%) con una composizione più ricca negli amminoacidi essenziali, minerali (in modo particolare calcio, fosforo e zinco), vitamine A, B2, B12, grassi, compresi i saturi, con una più elevata concentrazione di acidi grassi a catena corta e a catena media.