Per la legge italiana con la parola “burro” è possibile denominare solo una crema derivata dal latte vaccino, ma comunemente con essa si intende il risultato della lavorazione della parte grassa di un ingrediente, fino a ottenere una crema dalla consistenza densa e pastosa. Il burro da latte vaccino è un grasso solido di origine animale composto per circa l’80% da grassi, saturi. Gli acidi grassi saturi hanno una conformazione lineare e rigida che permette loro di diventare solidi a temperatura ambiente. Anche per questo, il burro viene usato nei prodotti da forno: oltre che per il gusto dolciastro e rotondo, questo prodotto dona morbidezza e sofficità ai dolci, garantendo loro struttura, densità e lievitazione uniforme.
Burro vegano: perché preferirlo
Sostituire il burro classico con burri vegani di origine vegetale ha il vantaggio di garantirci piatti più sani, leggeri e nutrizionalmente più validi. Ognuno è un piccolo scrigno di vitamine, fibre che abbassano la glicemia, sali minerali e, nei casi dei burri vegani ricavati da semi, avocado o frutta secca, anche di acidi grassi insaturi. Gli acidi grassi insaturi possiedono una struttura non rigida, che impedisce loro di solidificarsi a temperatura ambiente. L’effetto sull’organismo è opposto quindi a quello prodotto dai grassi animali. Questi ultimi fanno aumentare i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue, quelli insaturi lo fanno diminuire. Stesso effetto per il sistema immunitario: gli insaturi rafforzano la membrana cellulare, rendendola meno facilmente attaccabile da batteri e virus, mentre i saturi contribuiscono ad aumentare lo stato infiammatorio dell’organismo. Qui di seguito ti proponiamo alcuni burri vegani che puoi anche realizzare a casa senza additivi e grassi tropicali.
Burro vegano di soia senza olio di palma: alleato del cuore
È il burro vegano vegetale più conosciuto, ottenuto da latte di soia e olio extravergine di oliva. Lo trovi facilmente nei supermercati, ma bisogna fare attenzione all’olio di palma che compare quasi sempre fra gli ingredienti (anche nei prodotti biologici). Purtroppo, l’olio di palma presente sul mercato è quasi sempre raffinato e perde così le caratteristiche salutari presenti nell’olio grezzo, che è rosso perché ricco di carotenoidi e di consistenza solida. Per prepararlo in casa, frulla 100 ml di olio extravergine d’oliva con 50 g di latte di soia biologico senza zucchero, un pizzico di sale e qualche goccia di succo di limone fino a ottenere un composto cremoso e uniforme. Puoi conservarlo in frigorifero per 3-4 giorni.
Burro vegano di avocado: ottimo per fare dolci leggeri e digeribili
L’avocado è senz’altro il frutto che, per il quantitativo di grassi e per la naturale cremosità della sua polpa, può più facilmente sostituire il burro nelle preparazioni veg. È particolarmente adatto nella realizzazione di dolci che, pur mantenendo la consistenza della ricetta originaria, risulteranno molto più leggeri e digeribili. La ricchezza dei suoi principi attivi (antiossidanti, vitamine A, E e D) e dei grassi buoni lo rendono inoltre capace di contribuire alla bellezza di pelle e capelli, di fissare il calcio, di regolare l’assorbimento degli zuccheri e di abbassare la glicemia, evitando così picchi di insulina e aumento di peso corporeo. Grazie al glutatione è in grado di detossinare il fegato e di agire sui livelli di colesterolo. Per preparare il burro vegano di avocado, prendi un frutto maturo al punto giusto: la polpa deve avere una consistenza morbida. Schiaccia la polpa con una forchetta e usala subito per evitare che si ossidi oppure mescolala a un po’ di succo di limone.
Burro vegano di semi di girasole: ottima fonte di vitamina E
I semi di girasole sono l’alimento in assoluto più ricco di vitamina E: circa 35 mg ogni 100 g. La vitamina E, chiamata anche tocoferolo, è una potente sostanza antinvecchiamento che evita l’ossidazione dei preziosi acidi grassi polinsaturi, come quelli contenuti nell’olio di oliva, favorendo così la circolazione sanguigna. A potenziarne l’effetto antiage c’è l’azione del selenio contenuto nei semi di girasole. Il selenio crea una barriera protettiva intorno alle membrane cellulari e neutralizza gli effetti di radicali liberi e sostanze nocive, come i metalli pesanti, che spesso si trovano in ciò che mangiamo, nell’acqua e nell’aria. Per preparare il burro vegano, versa 4 tazze di semi di girasole naturali, leggermente tostati, nel vaso del frullatore e aziona alla massima velocità. Unisci al composto 2-4 cucchiai di olio di girasole biologico non raffinato oppure olio extravergine e un pizzico di sale. Aziona di nuovo il mixer alla massima potenza per ottenere una crema densa e spalmabile. Conserva il burro vegano in frigorifero.
Burro vegano di mandorle, il più neutro e versatile
Per preparare biscotti e crostate l’ideale è la crema di mandorle 100%, in vendita nei negozi bio o da preparare in casa se si dispone di un mixer molto potente. Tra i burri vegani di frutta secca è il più povero di proteine (4 g ogni 100 g), ma è forse il più indicato per il gusto neutro, meno caratterizzante di quelli a base nocciole o arachidi. Dal punto di vista nutrizionale, è povero di grassi saturi e ricco di insaturi, sali minerali come calcio e magnesio, e vitamine B ed E. Per farlo in casa, salta 300 g di mandorle in padella brevemente, in modo da far venire fuori bene tutti gli oli essenziali, senza tostarle. Lasciale raffreddare e, in un frullatore potente, aggiungi a filo 15 ml di olio extravergine d’oliva. Frulla il tutto nel mixer, fermandoti spesso per non far surriscaldare le lame. Puoi conservare questo burro vegano fino a 5 giorni in frigo in un contenitore di vetro. Una naturale separazione dell’olio dal composto è normale: rimescolali con un cucchiaio nel vasetto.