Si chiama “boswellia” ed è una pianta originaria dell’India, utilizzata nella medicina Ayuverdica, in erboristeria e fitoterapia per le sue proprietà terapeutiche. Include 28 diverse specie tra cui la Boswellia Serrata, quella maggiormente impiegata. La parte sfruttata a scopo terapeutico è la gommoresina, che presenta proprietà antinfiammatorie e balsamiche. È infatti utile per alleviare i sintomi associati a infiammazioni a carico dell’intestino, dell’apparato muscolo scheletrico, di quello respiratorio e della pelle, oltre ai dolori reumatici e articolari. Questo perché gli acidi presenti al suo interno svolgono diversi meccanismi tra cui l’inibizione di un enzima noto come 5-lipossigenasi. In ambito cosmetico, la boswellia è utilizzata per contrastare le rughe, tonificare la pelle e per la preparazione di profumi, mentre viene “bruciata” durante le cerimonie religiose per favorire il rilassamento, la meditazione e la preghiera.
La boswellia può essere assunta così com’è sotto forma di gommoresina e, in questo caso, secondo la medicina ayrvedica il dosaggio consigliato è pari a 2-3 grammi al giorno. In erboristeria è facilmente reperibile sotto forma di estratti secchi di boswellia, oppure in forma di capsule e compresse. Nel caso dell’estratto, il dosaggio varia da 400 milligrammi a un grammo, da assumere tre volte al giorno durante i pasti. Poiché il dosaggio dipende dalla quantità di principio attivo presente, è bene fare riferimento a quanto riportato sulla confezione dell’integratore alimentare per conoscere la dose corretta da assumere nell’arco della giornata. Sempre in erboristeria sono reperibili anche prodotti a uso topico contenenti boswellia, tra cui creme cosmetiche antirughe e tonificanti per combattere i segni dell’invecchiamento e pomate dall’azione antinfiammatoria e analgesica da utilizzare contro dolori articolari e imperfezioni cutanee.
La boswellia non ha particolari controindicazioni o effetti collaterali. Ciononostante, in alcuni casi sono state segnalate irritazioni cutanee e lievi disturbi gastrointestinali come nausea, mancanza di appetito e bruciore di stomaco. È invece sconsigliata in gravidanza o in caso di allergie.
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere del proprio medico curante.