Un movimento “semplice” e naturale, alla portata di tutti, che non richiede particolari doti atletiche, ma solo un po’ di gamba e fiato. È questa l’opinione comune riguardo alla corsa, uno degli sport di resistenza più praticati. In realtà non è proprio così perché anche lo svolgimento di questa disciplina sportiva richiede preparazione, ma soprattutto alcuni accorgimenti utili per evitare problemi e disturbi. In primis, se si decide di iniziare a correre con continuità, ad esempio 2-3 volte a settimana, “è importante sottoporsi a una visita preventiva per lo sport al fine di capire se la corsa sia un’attività adatta al proprio corpo. Si tratta di un esame che consente di valutare l’assetto posturale del futuro atleta e quindi di accertare se vi siano o meno delle predisposizioni dello scheletro o dei muscoli che possano predisporre, in seguito a microtraumi ripetuti o a infortuni, anche seri” sottolinea il dottor Luca Usai, dell’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia e dell’Ambulatorio ortopedico cartilagine e sport di Humanitas Gavazzeni Bergamo.
Inoltre, è bene sapere che alcuni “difetti fisici” possono creare disturbi in chi corre. “Spesso abbiamo a che fare con corridori amatoriali che lamentano dolore ai piedi. È importante verificare come questi si appoggino al suolo durante la corsa. Possono tendere a pronare – cioè subire una rotazione verso l’interno, oppure a supinare, cioè tendere, nel momento dell’appoggio, a ruotare verso l’esterno. Sono degli atteggiamenti para fisiologici quando si cammina, che però, quando la corsa è continua e prolungata, possono provocare delle infiammazioni ad esempio alle strutture tendinee, a quelle articolari e alla cartilagine, che con l’andare del tempo possono cronicizzare” continua l’esperto. Conoscere le caratteristiche dei propri piedi è dunque fondamentale per poter scegliere le calzature più adatte alle singole esigenze, non solo da un punto di vista estetico, ma soprattutto tecnico.
Oltre ai piedi, anche le ginocchia e le anche nella corsa subiscono forti sollecitazioni, per questo è sempre bene verificare che non vi siano situazioni che possano predisporre ad eventuali infortuni. “Un ginocchio che presenti una deviazione assiale – varo, “gambe a parentesi”, o valgo, “gambe a X” – può predisporre a vari tipi di lesione in base alla zona articolare che viene sovraccaricata. Lo stesso vale per le anche che presentano un assetto irregolare, o per i casi in cui c’è una differenza di lunghezza degli arti inferiori (dismetrie). Sono condizioni che dovranno essere valutate da uno specialista ed è importante, nei casi in cui non ci sia una chiara controindicazione alla pratica sportiva, preparare in modo adeguato la muscolatura per sopperire alle sollecitazioni cui le articolazioni sono sottoposte durante la corsa” conclude lo specialista.