La pitaya è una pianta grassa che appartiene alla famiglia delle Cactaceae. Nello specifico è un cactus che produce un frutto dall’aspetto esotico ed è nota anche come dragon fruit, frutto del drago o dragon crystal.
Originaria del Messico e delle Ande settentrionali, è particolarmente apprezzata in Cina dove è considerata un alimento particolarmente pregiato. Attualmente è coltivata in molti Paesi dai climi caldi e tropicali, principalmente asiatici, come Malesia, Vietnam, Thailandia, Indonesia, Filippine, Sri Lanka e Cambogia.
Questo frutto contiene circa 45 kcal ogni 100 g, apporta una minima quantità di grassi monoinsaturi e colesterolo e suoi semi sono ricchi di acidi grassi, vitamine, ferro e fosforo.
Le proprietà benefiche della pitaya sono molteplici: è antiossidante, aiuta a combattere i radicali liberi, favorisce la digestione, ha capacità cicatrizzanti e contrasta l’invecchiamento.
Le phytoalbumine, inoltre, prevengono la formazione di cellule tumorali, purificano il sangue e il fegato e aumentano l’escrezione delle tossine.Il betacarotene gli conferisce anche qualità diuretiche, contrastando di conseguenza la ritenzione idrica e la cellulite.
La buccia del frutto del drago è facile da pelare e la sua polpa può essere mangiata con un cucchiaino o tagliata a fette. Questo alimento, quindi, può essere gustato solo o anche abbinato ad altri cibi per preparare macedonie, frullati e sorbetti. Inoltre, da esso si ricava una succosa bevanda chiamata agua de pitaya.
In commercio può essere acquistato anche essiccato o sotto forma di snack. È bene tenere presente, infine, che questo frutto ha anche proprietà alcalinizzanti, tanto da poter essere considerato quasi un medicinale naturale