Una puntura quasi indolore spiana del tutto la pelle, facendo sparire le rughe di espressione. Stiamo parlando del botulino, detto anche botox, il trattamento anti-invecchiamento più eseguito nel mondo. Apprezzato da donne e uomini, coinvolge soprattutto le aree del viso, nello specifico di fronte, donando un aspetto più armonico, sopracciglia, per alleggerire l’impressione di arrabbiatura e intorno agli occhi, ovvero le cosiddette zampe di gallina.
La tossina molto potente (e anche pericolosa) prodotta dal microrganismo Clostridium botulinum, è ormai bersaglio di discussione tra dermatologi e chirurghi per i rischi e i benefici ad essa connessi.
Nemico numero 1 del trattamento estetico è Antonino Di Pietro, presidente fondatore di Isplad (Istituto italiano per la dermatologia plastica rigenerativa), che lo considera un vero e proprio veleno: “Prima di tutto va ricordato che il botulino non toglie le rughe vere e proprie, ma solo i segni di espressione, cioè quelli che si formano muovendo i muscoli del viso. In secondo luogo, se si legge il bugiardino allegato al farmaco, si possono vedere una serie di effetti collaterali di cui un medico dovrebbe sempre tener conto, informando di conseguenza il paziente”.
I risultati di uno studio su cavie, condotto dall’Università di Calgary (Canada), suggeriscono come il botox possa causare, a lungo andare, effetti collaterali anche in aree del corpo in cui non è stato somministrato, raggiungendo addirittura il cervello. “Questo spiega probabilmente il motivo per cui alcune persone, dopo aver fatto iniezioni di botulino, hanno mal di testa, disturbi visivi o addirittura paralisi dei muscoli a distanza dal punto in cui è stata iniettata la sostanza”, continua il professore.
Anche se la polemica è ancora aperta, tra le conseguenze accertate più comuni ci sono mal di testa, debolezza muscolare, spasmi e nausea. In alcuni casi non è esclusa la possibilità di effetti collaterali anche gravi quali blefaroptosi (caduta della palpebra), dolore al volto, tensione della pelle, parestesia, vertigini, sindrome influenzale, edema, astenia, febbre, disturbi della vista, rash cutanei, prurito e in rari casi reazioni allergiche. Se il botulino viene ripetuto per un certo tempo, può provocare perdita dei capelli sulla linea frontale. Ecco perché prima di ogni trattamento è importante essere correttamente informati sulle possibili conseguenze del farmaco.
Grazie alle chiavi di lettura di Antonino, riconoscere un viso botulinato è semplice: gli zigomi si gonfiano infossando gli occhi, le sopracciglia sono asimmetriche, gli occhi tendono ad allontanarsi dal naso e si spostano verso le tempie e la fronte rimane immobile a ogni sorriso.
Ci sono allora alternative per mantenere la pelle giovane senza ricorrere al botulino? “La strada maestra da seguire è la rigenerazione. – conclude Di Pietro – Un elemento importante è l’acido ialuronico da utilizzare con il picotage ovvero una serie di microiniezioni, fatte con un ago molto sottile, ad un millimetro di profondità. Una tecnica che migliora turgore, elasticità, idrata profondamente e aiuta a difendersi dall’azione dei raggi ultravioletti”. Anche i trattamenti di biostimolazione sono metodi efficaci per cancellare i segni d’espressione e aiutare la pelle a ritrovare energie e risorse di una pelle giovane, rispettandone la fisiologia.