Contrastare l’insonnia, migliorare la memoria, rinforzare le difese immunitarie, ma anche sentirsi più energici durante i cambi di stagione e potenziare il rendimento. Sono queste alcune delle motivazioni che spingono gli italiani a spendere oltre 4 miliardi l’anno per l’acquisto di integratori alimentari. Nonostante la concorrenza del web, la farmacia resta il luogo preferito per acquistarli: le vendite nei presidi di croce verde, infatti, sono quasi raddoppiate in 10 anni e nel 2021 hanno toccato i 3,1 miliardi di euro. A scattare la foto sono i dati del Centro Studi dell’associazione di produttori “Integratori & Salute” (parte di Unione Italiana Food-Confindustria). “La nostra filiera – commenta Germano Scarpa, presidente Integratori & Salute – si mostra in salute nel fatturato, nella produzione, nell’occupazione e negli investimenti, in particolare in ambito digitale. Ma il contesto geopolitico legato alla guerra Russia-Ucraina sta avendo e avrà fortissime ripercussioni su tutti i comparti industriali e produttivi”. Dalla farmacia sono passati circa i tre quarti del giro d’affari realizzato l’anno passato dal comparto, mentre il restante si divide tra supermercati, online e parafarmacia.
Il consumatore “tipo” di integratori non sceglie in modo casuale, ma è “responsabile e attento”: farmacista e medico rimangono le principali fonti di informazione cui rivolgersi. Il trend dei consumi cresce da anni e, dopo una buona tenuta nel 2020, le imprese mostrano un’accelerazione nel 2021. A vantare del più grande mercato di integratori in Europa è l’Italia: “oltre un quarto del totale, con attese di sfiorare i 5 miliardi di vendite nel 2025”, commenta Gabriele Barbaresco, responsabile Area Studi Mediobanca.
Ma cosa spinge all’acquisto di integratori alimentari? Secondo una recente indagine di Kantar, condotta su un campione di oltre 1000 italiani, 6 su 10 li scelgono per prevenire disturbi e 4 su 10 come rimedio per piccoli problemi di salute. In estate aumentano le vendite di prodotti che migliorano la circolazione del sangue e il linfodrenaggio, oppure per contrastare la perdita di sali minerali. In autunno invece, aumentano i consumi di quelli per rinforzare il sistema immunitario in vista delle fredde temperature e potenziare il rendimento lavorativo/scolastico. Alcuni sono invece validi per tutto l’anno. Ne sono un esempio quelli contro la stanchezza fisica, per rinforzare le ossa, gestire l’ansia o contrastare l’insonnia, ma anche per combattere la perdita dei capelli e regolarizzare le funzioni intestinali. Infine, alcune persone li acquistano per rinforzare le difese contro le infezioni, incluso il Covid-19, come la lattoferrina e le vitamine C e D. In generale però, secondo gli italiani, i contro degli integratori alimentari rimangono l’offerta troppo ampia, il prezzo troppo alto e la mancanza di indicazioni.