Della pianta, la Curcuma Longa, caratterizzata da foglie lunghe a forma ovale e ricca di fiori raccolti in spighe, vengono utilizzati i rizomi. Il nome “Curcuma” deriva dalla parola persiana-indiana Kour Koum, che significa zafferano; infatti è conosciuta anche come Zafferano delle Indie: Marco Polo ne scrive nel 13° secolo, raccontando i suoi viaggi in Cina: “Vi è anche un vegetale, che ha tutte le proprietà del vero zafferano, così come il colore, ma che non è vero zafferano.” In Italia l’utilizzo della curcuma in cucina è stato introdotto abbastanza di recente, contemporaneamente all’avvento di diverse tipologie di cucina internazionale, le quali si sono andate ad integrare alla conosciutissima dieta mediterranea. La curcuma nasce spontanea in India e Malesia , anche se sono i greci i primi a scoprirla, tanto che la troviamo nei loro libri di medicina. Nel 500 Paracelso la consigliava per le malattie epatiche.In india è considerato un portafortuna: le spose ne portano al collo un piccolo pezzo il giorno delle nozze.
Ecco una pianta che ci può salvare dalle più importanti malattie degenerative del secolo, sia come prevenzione che come cura. Parliamo di una pianta spontanea, perenne, della famiglia delle zinziberacee, a cui appartengono anche lo zenzero ed il cardamomo.
La radice è la parte che contiene le sostanze benefiche e si raccoglie in autunno.
Anche il curry è una miscela di spezie molto usata in Asia, dove è bassa l’incidenza tumorale: contiene un’alta percentuale di curcuma.
Contiene l’11,2 % di acqua, il 9,9 % di grassi, il 7,8 % di proteine, il 21 % di fibre, il 3,2 % di zuccheri ed il 6 % di ceneri.
Questi i minerali presenti: calcio, sodio, potassio, fosforo, magnesio, ferro, zinco, selenio, manganese e rame.
Contiene le vitamine B1, B2, B3, B6, vitamina C, vitamina E, K e J.
Gli zuccheri si dividono in saccarosio, destrosio e fruttosio.
La curcuma contiene inoltre centinaia di componenti; tuttavia l’attenzione degli studiosi si è concentrata su uno in particolare: la curcumina.
I benefici della curcuma
La curcuma è un alimento indispensabile per la nostra salute. Contiene:
- canfora
- turmerone
- flavonoidi
- curcumina
- vit C
- polifenoli
Ormai diffusa in Italia e utilizzata in cucina per le più svariate preparazioni, la curcuma è anche un ottimo rimedio naturale. Le proprietà benefiche sono:
- antinfiammatorio: riduce i meccanismi infiammatori dati dai farmaci
- depurativo: aiuta ad espellere le tossine,
- epatoprotettore
- coleretico: aumenta il flusso biliare
- antiossidante: riduce la quantità di radicali liberi
- antitumorale: molti studi indicano che la curcumina agisce come preventivo e curativo
- cicatrizzante: il rizoma fresco si applica sulle ferite
- stabilizzatore glicemico:è raccomandato in caso di diabete, svolge azione ipoglicemizzante
- digestivo: favorisce la digestione
- neuroprotettivo: è in grado di ostacolare le malattie neurovegetative
- immunostimolante: sulle coliti ulcerose stimola le risposte immunitarie
- antibatterico
- antistaminico
- protettore cardiovascolare:fluidifica il sangue
- carminativo: espelle i gas, regola l’intestino
Effetti collaterali della curcuma
La curcuma presenta effetti collaterali, se assunta in grandi dosi: può provocare nausea e acidità.
È sconsigliata in gravidanza e in allattamento.
Abbiamo diverse modalità per utilizzare la curcuma:
- la polvere
- le capsule
- l’olio
Le capsule si prendono ai pasti principali, mentre la polvere, una volta amalgamata con un pochino di olio d’oliva, si può aggiungere a tutte le pietanze.
L’olio di curcuma si può utilizzare anche direttamente sul cibo: è consigliato un cucchiaino di caffè al giorno.
Si ricorda che la curcumina, principio attivo all’interno della curcuma, è termolabile quindi non bisogna scaldarla oltre i 40 gradi