UN RECENTE STUDIO METTE IN EVIDENZA GLI APPORTI DI BENESSERE DATI DA MELE E PERE.
Analizzando le moderne ricerche sul diabete si evidenzia come alcuni cibi possono in positivo aiutare ad affrontare meglio questa invasiva patologia.
E considerando che la mela è uno dei frutti più consumati nel mondo è abbastanza naturale trovare come in numerosi studi il suo ruolo ritorna con una frequenza costante evidenziandone la grande valenza.
In una delle ultime revisioni attendibili pubblicata su Food and Function gli studiosi hanno indicato come il consumo di mele e anche di pere porta a una certificata riduzione del rischio di diabete tipo 2.
Con un annotazione non di poco conto in cui spiegano che più di questi frutti si consumano più il calo è evidente, infatti a ogni porzione in più (potremmo anche dire a ogni mela in più) assimilata nell’arco di 7 giorni corrisponde un calo del rischio del 3%.
Il merito sembra dovuto a due sostanze rilevanti che la mela porta con se in dosi interessanti e importanti, polifenoli e pectine, presenti in buona quantità anche nelle pere.
I polifenoli grazie alle potenti funzioni antiossidanti e antinfiammatorie riducono in concreto il rischio di diabete e comunque aiutano a gestirlo al meglio quando già conclamato.
Le pectine che fanno parte del glorioso mondo delle fibre, sostanze di un’importanza pazzesca per la salute quanto spesso trascurate, riescono a regolare e ridurre la basilare risposta glicemica conseguente al pasto, piccolo o grande che sia.
Una bella notizia considerando la bontà di questo frutto e che ci porta a ribadire ancora una volta che come sempre non si tratta di vedere il cibo tanto come medicina quanto piuttosto di considerarlo aiuto concreto e importante per la salute dell’organismo in particolare se aggredito da specifiche patologie.
Ma una bella notizia anche perché per anni la frutta è stata una sorta di tabù per i diabetici, mentre oggi per fortuna si è capito che nelle dosi giuste da un contributo importante come contrasto alle problematiche date dal diabete e buon benessere generale dell’organismo che non devo combattere quotidianamente solo la specifica patologia quanto piuttosto un insieme di aggressioni esterne.