Nell’ultimo decennio i tumori della pelle hanno raggiunto i 100mila nuovi casi l’anno, con un aumento significativo rispetto al decennio precedente. In Italia, nel 2021, secondo i dati estratti da “I numeri del cancro in Italia 2022” e diramati dal Ministero della Salute, sono stati diagnosticati circa 13mila nuovi casi di melanoma cutaneo (uomini = 7.000; donne = 5.700), il più temibile dei tumori della pelle. La prevenzione e la rapidità della diagnosi restano le armi migliori per combatterlo. In tal senso la telemedicina, applicata al settore dermatologico, può dare un importante contributo. È il caso di “Scopri il tuo Neo”, un’iniziativa volta appunto all’utilizzo della telemedicina nella prevenzione dei tumori della pelle: “Si tratta – spiega Giuseppe Verderame, amministratore unico di Vitamed Biomedical – di un progetto che nasce per promuovere la creazione di un network di Centri atti a offrire un servizio di Teledermatologia in cui un operatore sanitario scansiona il neo sospetto e un medico specialista visiona a distanza le immagini elaborate, rilasciando l’esito della valutazione entro 48 ore”.
Tale strumento vuole però essere anche un invito a prendersi cura dei propri nei attraverso la regola dell’ABCDE (Asimmetria, Bordi, Colore, Dimensione ed Evoluzione) che costituisce uno strumento efficace ai fini di una diagnosi precoce. “L’obiettivo è quello di offrire a quanti necessitano un servizio facilmente accessibile, rapido nei tempi di esecuzione (circa 15 minuti), affidabile per la qualità delle immagini e sicuro nella gestione dei dati personali” aggiunge Verderame.
I dati epidemiologici in crescita e le diagnosi tardive dovute ai lockdown imposti dalla pandemia stanno spingendo la telemedicina a occuparsi anche dei tumori della pelle, con particolare focalizzazione sulla diagnosi precoce del melanoma cutaneo. “Scopri il tuo neo – afferma Alessandro Barollo, responsabile business development – si caratterizza per un’alta qualità delle immagini, la cui accuratezza è riproducibile a ogni scansione, acquisite da un operatore sanitario e valutabili, anche a distanza, da un medico specialista. Queste immagini e le informazioni relative ai pazienti vengono gestite attraverso una piattaforma web dedicata, che garantisce i più alti livelli di sicurezza nella tutela della privacy dei dati. È importante sottolineare che non si tratta di un servizio che vuole bypassare il lavoro del dermatologo ma, anzi, vuole costituire uno strumento per lo screening ed il triage di pazienti con lesioni sospette, che consenta di valutare un maggior numero di casi. Il nostro obiettivo è quello di creare un network di centri erogatori del servizio dove i pazienti possono ottenere più agevolmente una valutazione dei propri nei sospetti, e per i clinici la possibilità di condividere dati e immagini riguardanti il caso specifico per ottenere una second opinion; il tutto nel pieno rispetto della privacy dei pazienti”.
Il servizio punta sulla diffusione territoriale per aumentare le diagnosi precoci e ridurre, di conseguenza, il tasso di mortalità: ” Per questo – conclude Verderame – abbiamo messo a disposizione, per il 2023, dei professionisti sanitari e dei centri interessati a offrire un servizio di alto contenuto tecnologico per aumentare i livelli di prevenzione dermatologica. Un dispositivo, in comodato d’uso gratuito (Pay Per Use), attivo in ognuna delle 107 province italiane”.