Sapevi che l’orario in cui mangia potrebbe influenzare la salute mentale, generando anche depressione e ansia? Lo sostiene la scienza.
Un team del Brigham and Women’s Hospital (USA), che ha pubblicato i risultati di uno studio su Proceedings of the National Academy of Sciences, ha indagato gli effetti del consumare cibo sia durante il giorno sia durante la notte, rispetto al consumo dei pasti solo nell’arco della giornata.
Per la ricerca sono stati presi in considerazione 19 partecipanti, sono sottoposti a un protocollo di esposizione forzata alla luce, in modo da invertire i ritmi circadiani di 12 ore, simulando un lavoro di notte e causando un’alterazione del ritmo.
I partecipanti sono stati assegnati a uno o due orari per mangiare, il Daytime and Nighttime Meal Control Group – che prevedeva l’assunzione dei pasti secondo il ciclo di 28 ore, sia di notte sia di giorno, tipico tra chi lavora di notte – e il Daytime-Only Meal Intervention Group, che prevedeva il consumo dei pasti solo di giorno. Il team ha valutato i livelli di umore simil-depressione e simil-ansia ogni ora.
Dai risultati è emerso che tra i partecipanti del gruppo che mangiava di giorno e di notte, i livelli di umore simil-depressione erano aumentati del 26% e quelli simil-ansia del 16%.
In conclusione, controllando l’orario in cui si mangia si potrebbe dunque minimizzare la vulnerabilità dell’umore, per esempio tra le persone che hanno un’alterazione del ritmo circadiano, come coloro che hanno turni al lavoro o che sofforno il jet lag, ma sono necessari ulteriori studi a conferma di quanto sopra esposto.