In base ai risultati di uno studio francese, mangiare alimenti biologici ridurrebbe del 25% il rischio di di cancro. Quando si fa la spesa, sarebbe bene tenerlo in considerazione. Secondo una ricerca pubblicata sulla rivista medica statunitense JAMA Internal Medicine e riportata da Le Monde, coloro che consumano importanti quantità di alimenti bio hanno un rischio di cancro minore del 25% rispetto a chi ne consuma pochi o per nulla.
Quali sono gli alimenti che è meglio comprare bio?
Premesso che l’utilizzo dei pesticidi è comunque strettamente regolamentato, quali cibi è preferibile comprare bio? Ecco una piccola lista da prendere in considerazione quando si fa la spesa.
Fragole, spinaci, pesche nettarine, mele…
Secondo la guida dell’Ong Usa ambientalista Environmental working group del 2018, i prodotti ortofrutticoli più contaminati sono fragole, spinaci, pesche nettarine, mele, uva, pesca percoca, ciliegie, pere, pomodoro, sedano, patate, peperoni dolci e peperoncino. La guida è basata sull’analisi di oltre 38.800 campioni di prodotti testati dal Dipartimento di Agricoltura Usa e dall’Agenzia per la sicurezza alimentare.
Prodotti per bambini
L’apparato digerente dei bambini è molto delicato, per questo motivo è meglio acquistare per loro cibi di provenienza biologica, in modo da non esporli a sostanze potenzialmente dannose. Ancora meglio è, quando possibile, preparare per loro – al posto, ad esempio, degli omogeneizzati – pasti naturali, chiedendo consiglio al pediatra.
Uova
Sarebbe consigliabile comprare uova bio: i pesticidi utilizzati per imangimi industriali destinati alle galline, così come i medicinali usati per evitare contagi negli allevamenti intensivi, possono arrivare a ‘inquinare’ – seppur in minima parte – anche le uova.
Latte, latticini, carni
Lo stesso vale per latte, latticini e per la carne: meglio consumare prodotti di provenienza biologica certificata, ricavati da animali ai quali non sono stati somministrati medicinali e che sono alimentati in modo sano e naturale.
Caffè
La coltivazione del caffè sta, secondo uno studio dell’Università del Texas, minacciando l’ambiente, perché le aziende moderne, per aumentare i raccolti, coltivano sotto il sole, disboscando ampie aree di terreno. Questo fa diminuire il numero dei predatori di parassiti (come i pipistrelli), sostituiti dal maggiore impiego di pesticidi, le cui tracce possono finire nelle nostre tazzine.