Il videogioco in questione si chiama Relive, è nato da una collaborazione tra l’IRC, il Laboratorio di Robotica Percettiva dell’Istituto TeCIP (Tecnologie della Comunicazione, dell’Informazione e della Percezione) della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Studio Evil, una software house di Bologna. Si tratta di un serious game (gioco a scopo formativo) in grado di insegnare le manovre di rianimazione cardiopolmonare (RCP) in modo innovativo e divertente. Il videogame è ambientato su Marte, dove il giocatore dovrà risolvere situazioni impreviste e pericolose che richiedono conoscenze di primo soccorso per poter salvare i propri compagni privi di sensi con la tecnica del massaggio cardiaco.
Per conoscere la vera efficacia del videogame è stato condotto uno studio su 65 studenti di due scuole superiori di Bologna e Pisa. I ragazzi sono stati coinvolti in tre diverse fasi, per un totale di 8 mesi di studio: durante la fase di Baseline gli studenti sono stati chiamati a effettuare due minuti di RCP con sole compressioni, senza nessuna precedente esperienza; nella fase di Competition, invece, hanno dovuto effettuare due minuti di RCP guidati da Relive; mentre durante la fase di Retention si sono cimentati nuovamente con le manovre di RCP senza nessun aiuto, sempre per una durata di due minuti.
Questo studio ha verificato che il 73% degli studenti, ha aumentato la propria conoscenza sui temi dell’arresto cardiaco e della rianimazione cardiopolmonare, passando da uno score del test di valutazione delle conoscenze del 46% nella fase di baseline al 62% nella fase di retention. I ragazzi hanno migliorato nettamente anche la propria abilità nell’esecuzione del massaggio cardiaco con sole compressioni, ricordando come praticarlo fino alla fase di retention. Risultati che spingono a considerare il videogame come un’opzione efficace nella diffusione della conoscenza delle manovre di rianimazione cardiopolmonare a bambini e ragazzi.