Tutti, chi prima e chi dopo, almeno una volta nella vita hanno vissuto un’esperienza di stress. Stress definito come risposta psicologica e fisiologica dell’organismo davanti a compiti, difficoltà o eventi della vita valutati “eccessivi o pericolosi”. In realtà, in uno studio condotto dalla Penn State University, Stati Uniti, pubblicato sulla rivista Emotion, i ricercatori hanno scoperto che alcune persone non hanno mai vissuto una forte pressione mentale ed emotiva, quindi non sanno cosa significhi essere stressati. Potrebbe essere un bene, ma a quanto pare non lo è, o almeno non del tutto. Perché? La risposta arriva dall’autore dello studio, David M. Almeida, che afferma come “sperimentare una situazione di stress può creare l’opportunità di risolvere un imprevisto, un problema perché in qualche modo ‘allena’ il funzionamento cognitivo e questo è un bene soprattutto quando si invecchia. Lo stress è spesso associato ad una condizione negativa, ma in realtà è utile perché permette di cambiare prospettiva”.
Infatti, i ricercatori evidenziano come le persone che hanno riferito di non provare alcun fattore di stress abbiano maggiori probabilità di sperimentare un benessere quotidiano e un minor numero di condizioni di salute croniche, ma anche una minore funzione cognitiva.
Sperimentare piccoli fattori di stress quotidiano come rimanere bloccati nel traffico, avere il computer rotto, discutere con un collega o non trovare il tempo in tutta la giornata per concedersi una pausa “indica che si ha una vita impegnata, forse piena, e si viene messi continuamente alla prova. Gli eventi stressanti sono sfide nella nostra vita e potrebbero esserci dei potenziali benefici in questo. L’importante è come si risponde a questi eventi: è più dannoso essere sconvolti e preoccupati piuttosto che motivati” conclude Almeida.